Mendrisiotto

Bocconi avvelenati ad Arzo, scendono in campo i bambini

Gli allievi della quinta B del quartiere scrivono una lettera a cuore aperto dopo l'avvelenamento di due gatti e un cane

(Ti-Press)
3 dicembre 2020
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“Tutti gli animali siano domestici o selvatici sono esseri viventi sensibili che hanno tutto il diritto di essere amati, rispettati e di vivere come tutti gli esseri umani”. È con delicatezza, ma allo stesso tempo fermezza, che gli allievi della quinta B della scuola di Arzo hanno deciso di prendere carta e penna e denunciare quanto avvenuto nelle scorse settimane nel quartiere della Città di Mendrisio. Il 23 e 24 novembre scorsi, infatti, sono stati trovati morti due gatti e un cane, uccisi con dei bocconi avvelenati. “Questi fatti ci hanno reso molto tristi – scrivono nella lettera recapitataci dalla presidente di Forza Rescue Dog Svizzera Stéphanie Castiglioni Scatizza –; tutte le volte che noi accarezziamo un animale, lui ci trasmette amore e felicità. I cani e i gatti amano di più noi esseri umani che loro stessi. Anche noi dovremmo comportarci così”. Un'azione, quella perpetrata ad Arzo, che evidentemente suscita emozioni: “I proprietari di queste creature tenevano molto ai loro amici a quattro zampe. Dietro alla morte di questi ultimi ci sono cuori umani che battono e che soffrono: bambini, anziani e adulti tutti piangono di fronte a queste morti insensate, causate dal comportamento malvagio di persone arrabbiate e frustrate”. 

Con questa lettera, gli allievi puntano quindi a “far riflettere le persone che commettono questi orribili atti crudeli. Il nostro desiderio è che tutto questo finisca ovunque nel mondo”. Allo stesso tempo, sottolineano, “desideriamo anche avvisare la popolazione dei quartieri della montagna del Comune di Mendrisio sui pericoli che stanno vivendo i loro amici animali”.  

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