Mendrisiotto

Frequenze raddoppia: l'esperienza di Chiasso sbarca a Lugano

Il progetto nato tre anni fa diventa Associazione. Otto le persone in assistenza reinserite nel mondo del lavoro

Il team di Frequenze: da sinistra Pavlin Miriaj, Elisa Volonterio e Nicoletta Bruni
18 novembre 2020
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Frequenze raddoppia. Il progetto di promovimento economico e culturale e inclusione sociale promosso tre anni fa a Chiasso, con il sostegno del Dipartimento sanità e socialità (Dss) è pronto a spiccare il volo e a replicare l'esperienza della cittadina di confine. Entro fine anno, ci spiega Elisa Volonterio, ideatrice e coordinatrice di Frequenze, «verrà costituita l'Associazione Frequenze, che dirigerò, che sarà presieduta da Roberta Pantani e vedrà quale membro anche il direttore del dicastero Socialità di Chiasso. L'essere indipendenti, e non più un ufficio del Comune di Chiasso, ci permetterà di aprirci al territorio». La prima tappa sarà Lugano dove, nel corso dell'anno prossimo, «apriremo con la stessa teoria e visione che abbiamo a Chiasso in una situazione dove queste attività sono assolutamente utili». Il percorso inizierà con «una decina di persone in attività di utilità pubblica che verranno dal Luganese». Frequenze ha l'obiettivo di riqualificare il territorio, attivarlo economicamente, proporre nuovi prodotti culturali e permettere a persone in assistenza, grazie all'innovazione sociale, il reinserimento professionale. «In questi primi tre anni sono passate un centinaio di persone dal nostro ufficio – continua Elisa Volonterio –. Quelle reinserite nel mondo del lavoro sono state otto». Ad affiancare Elisa Volonterio ci sono Nicoletta Bruni, che si occupa dello sviluppo di una rete di aziende che possono prendere in stage o assumere le persone e Pavlin Miriaj. «Il nostro nuovo educatore lavorerà sul territorio con i ragazzi per un sostegno sociale sul campo, perché il lavoro è anche una terapia che ti aiuta a reinserirti socialmente».

Nuove attività a Chiasso

Dopo essere stata interrotta per un mese e mezzo a causa del coronavirus, l'attività sul territorio di Chiasso è ripresa a pieno regime. «Il Cantone ha deciso di chiudere perché le persone in attività di utilità pubblica sono potenzialmente fragili – continua la direttrice –. I contratti a termine non hanno purtroppo potuto essere riattivati. Da quando abbiamo potuto ricominciare, tutti i 25 utenti sono tornati gradualmente operativi e adesso lavoriamo come se niente fosse, ovviamente rispettando le disposizioni». L'ultima attività avviata è lo spazio Vela4, affidato dal proprietario a Frequenze per ristrutturarlo e utilizzarlo, dedicandolo agli studenti del vicino Centro professionale commerciale. «La scuola non ha una mensa e, a causa del coronavirus, gli studenti non possono recarsi in casa anziani a mangiare. Possono quindi usare questo spazio». Vela4 va ad affiancarsi al The Lunch Box di Corso San Gottardo 90. «Uno dei due spazi è stato venduto: un successo economico, ma ci siamo dovuti spostare». Fino al 24 dicembre è aperta la Galleria Camponovo/Frequenze, con una mostra di sculture di Simona Bellini. «In un momento come questo, quando non sappiamo cosa succederà da un giorno all'altro, abbiamo voluto dare la possibilità alle persone di vedere qualcosa di bello». Progetti nel cassetto ce ne sono ancora molti, a partire dalla ristrutturazione degli orti comunali. «Abbiamo anche un progetto artistico nel tunnel di via Dunant e dei corsi di inglese per bambini in un negozio, ma trattandosi di progetti aggregativi, dobbiamo avere la libertà per poterli fare».

Un percorso in tre tappe

Oltre alla riqualifica del territorio, Frequenze si occupa del reinserimento nel mondo del lavoro delle persone in assistenza. Un percorso che avviene in tre tappe. «Si comincia con il ‘landing’, ovvero il momento in cui i ragazzi arrivano e valutiamo puntualità igiene e rispetto. Punti fondamentali – annota ancora la responsabile – per passare al ‘rolling’, il periodo durante il quale cominciano relazioni verso l'esterno e lavoro negli spazi che abbiamo». La terza fase è quella del ‘take off’, «il momento in cui iniziano a fare stage mirati, a trovare lavoro o a seguire una riqualifica professionale, nel caso i rapporti che abbiamo con il Cantone ci portino a individuare che una persona può essere riformata». Riguardo al numero di utenti, Elisa Volonterio spiega che «l'accordo che abbiamo con il Dss prevede 25 persone, numero stabilito dopo calcoli relativi alla forza lavoro e risorse umane che abbiamo all'interno di Frequenze per occuparci al meglio di loro». Il numero «potrebbe essere ampliato. Personalmente tengo molto a sapere il nome e il cognome delle persone con cui lavoro e ho paura che, con un numero maggiore, non avrei la situazione sotto controllo. Non voglio che questi ragazzi diventino numeri perché il nostro lavoro consiste anche nel parlare e ascoltare queste persone». Le persone si avvicinano a Frequenze tramite lo sportello Laps di Chiasso o gli uffici di Bellinzona. «Mi piacerebbe organizzare una campagna pubblicitaria tra le persone in assistenza per fare sapere che ci siamo e che c'è la maniera di aiutare la propria città». Frequenze «non crea un utile, ha l'obiettivo di riqualificare la città reinserendo le persone nel mondo del lavoro tramite, se possibile, servizi alla popolazione o progetti culturali. Siamo alla ricerca del bello per fare stare bene».

Collaborazioni sul territorio

Nel corso degli anni Frequenze ha collaborato con il territorio. In occasione del lockdown, per esempio, «siamo stati coinvolti nel gruppo economico, che ha lavorato molto bene, per cercare di trovare soluzioni per il rilancio dell'economia». In agosto è andato in scena ‘Chiasso fuori’, un progetto «nato con l'idea di sostenere i commercianti con l'esposizione esterna della loro merce. Purtroppo l'economia non è ripartita e solo due commerci hanno esposto. È stato evidentemente un fallimento di comunicazione e di aspettative». Questo, comunque, non preclude future collaborazioni. «Lavorare in collaborazione con i commercianti è uno dei nostri obiettivi – conclude Elisa Volonterio –. Siamo pronti a sostenere qualsiasi attività da loro proposta che venga valutata utile e possiamo studiare insieme qualcosa che possa creare più movimento».

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