Mendrisiotto

Piazzale alla Valle fa i conti con gli anni che passano

Il Municipio di Mendrisio chiede un credito di 3,8 milioni per interventi di manutenzione straordinaria al complesso edificato 25 anni fa

I segni dei tempi ci sono e si vedono (Ti-Press)
23 ottobre 2020
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Anno dopo anno, il piazzale alla Valle di Mendrisio è diventato “un importante luogo di aggregazione con attività commerciali, di ristorazione” e dove “si svolgono regolarmente manifestazioni ed eventi di interesse comunale e regionale”. Dopo i suoi primi 25 anni, il complesso progettato dall'architetto Mario Botta sente però il passare degli anni. Il Municipio di Mendrisio ha presentato nei giorni scorsi la richiesta di un credito di 3,8 milioni di franchi per interventi di manutenzione straordinaria. “In molti elementi costruttivi – spiega l'esecutivo guidato da Samuele Cavadini nel messaggio licenziato all'indirizzo del Consiglio comunale – vi sono importanti segni di degrado che non permettono più di procrastinare alcuni interventi di manutenzione e di risanamento”. Gli interventi maggiormente visibili sono quelli che riguarderanno piazza, percorsi d'accesso e scale e il ponte carrabile. L'obiettivo del Municipio è eseguire i lavori “con il mantenimento in esercizio di piazzale alla Valle, coscienti che però molti eventi che utilizzano interamente l'area della piazza non potranno svolgersi sia in fase di rifacimento della pavimentazione che degli accessi (sicurezza e vie di fuga). Un'attenzione accresciuta sarà dedicata ai fruitori e alle diverse attività commerciali, professionali e private che si affacciano sulla piazza”.

Piazzale alla Valle oggi

La Città di Mendrisio ha investito nell'acquisizione di circa il 50 per cento del complesso di piazzale alla Valle, “prevalentemente aree esterne e posteggi a uso pubblico e superfici commerciali in locazione”. Recentemente, sottolinea il Municipio, “sono stati consolidati contrati di locazione per ampie superfici a medio-lungo termine; altre superfici minori sono presenti da molti anni in modo consolidato e altre presentano rotazioni più frequenti”. Le parti pubbliche “sono state molto sollecitate e lo sono tutt'ora da numerosi eventi, alcuni importanti e più invasivi come Estival Jazz, altri come ultimamente l'apprezzata pista di ghiaccio o semplicemente il regolare mercato del mercoledì, senza dimenticare gli eventi straordinari che si sono svolti come i Campionati mondiali di ciclismo, le partenze di eventi sportivi regionali o nazionali, così come le proiezioni per grandi eventi calcistici o la Sagra del Borgo”. A piazzale alla Valle è presente anche un autosilo pubblico con 74 posteggi. La struttura, insomma, è “molto utilizzata ed evidenti sono i segni di usura e/o piccoli vandalismi”. Il tempo e la tecnica impiantistica utilizzata 25 anni fa “sono le principali cause del degrado maggiore e forse anche meno appariscente: infiltrazioni in aumento, pavimentazioni rovinate, impiantistica e gestione della stessa obsoleta, verniciature o parti metalliche usurate, illuminazione poco performante e dispendiosa”.

La piazza e gli accessi

Il Municipio presenta poi gli interventi previsti. A partire dalla piazza, dove “le diverse stratigrafie che compongono la copertura piana presentano gravi segni di degrado; l'impermeabilità non è più garantita e in molte occasioni nemmeno la sicurezza dei pedoni con continui stacchi e rotture degli elementi in pietra naturale”. Per sostituire gli elementi deteriorati e risanare la piazza – gli interventi si svolgeranno in 6 tappe a rotazione per una durata stimata in un massimo di 31 settimane –, “occorre inevitabilmente procedere a un rifacimento totale dell'intera pavimentazione e dell'impermeabilizzazione”. Dopo le valutazioni del caso, il Municipio ha scelto di “mantenere il medesimo disegno geometrico in lastre di granito (gneis) ticinese di maggior spessore ma di dimensioni leggermente ridotte e di eseguire i campi centrali sempre in dadi di pietra posati a cerchi concentrici non più in porfido ma in granito (gneis) ticinese”. Le pavimentazioni in pietra naturale (gneis Iragna fiammato) sui passaggi pedonali sono state incollate su un sottofondo cementizio senza un drenaggio. La proposta dell'esecutivo è quella di “un rifacimento completo solo delle aree più esposte non coperte sempre in granito (gneis) con nuovi dettagli costruttivi”. La situazione delle scale in pietra naturale “è molto simile alle pavimentazioni orizzontali: la mancanza di un drenaggio adeguato ha gradualmente deteriorato gli elementi, in particolare il sottofondo”. La proposta inserita nel messaggio è “un rifacimento totale delle scale con tecniche di impermeabilizzazione e drenaggio attuali; il materiale di rivestimento sarà sempre in pietra naturale gneis)”.

Il ponte non chiuderà

Il ponte è l'unica via di accesso ad alcune proprietà confinanti e all'autorimessa sotto il manufatto di via Lavizzari. “La struttura portante è ancora in buono stato e non denota problemi statici che ne potrebbero compromettere la funzionalità e la sicurezza”. È però “indispensabile un radicale e completo intervento di risanamento di tutte le sue parti”. Gli interventi – i lavori sono stimati in 12 settimane – verranno eseguiti “con il mantenimento in esercizio del ponte, alternando le lavorazioni da sotto e dall'esterno dei due lati e smontando alcun parti in metallo”. Il Municipio precisa infine che “interruzioni puntuali e limitate nel tempo (eventualmente in fasce notturne) saranno probabilmente necessarie per il rifacimento della piattabanda, il tutto sempre nel rispetto della sicurezza degli utenti, dei confinanti e dell'accesso dei mezzi di soccorso”.