Mendrisiotto

Profughi di Moria a Chiasso, ‘competenza federale’

Il Municipio risponde all'interrogazione di quattro consiglieri comunali Us-I Verdi ricordando quali sono le competenze

Il campo profughi di Moria (Keystone)
9 ottobre 2020
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La competenza in materia di richiedenti l'asilo ricade sulla Confederazione, “che ne gestisce le modalità di accoglienza e di permanenza sul territorio elvetico, ripartendoli fra i Cantoni e i Comuni”. È questa la risposta fornita dal Municipio di Chiasso ai consiglieri comunali Antonia Boschetti, Denise Maranesi, Francesca Bernasconi Bedulli e Piercarlo Bedulli (Us-I Verdi) che hanno presentato un'interrogazione chiedendo al Comune di Chiasso di accogliere una quota parte dei profughi di Moria – isola di Lesbo, Grecia, a seguito dell'incendio che ha devastato il campo. “Da decenni – si legge nella risposta – il Comune di Chiasso accoglie richiedenti l'asilo, principalmente tramite strutture per la loro ricezione e il disbrigo delle formalità, prima che gli stessi vengano attribuiti ai Cantoni della Svizzera, ma ospita pure famiglie sul territorio comunale, che hanno ricevuto l'asilo”. A livello organizzativo, “ciò non avviene su base comunale, bensì unicamente federale, sotto la direzione della Segreteria di Stato della Migrazione (Sem), Stato maggiore Centri federali”.

Nella sua risposta, l'esecutivo guidato da Bruno Arrigoni ricorda i passi effettuati dalla Confederazione dopo il devastante incendio. “Oltre ad accogliere 20 bambini dai campi profughi, il nostro Paese ha offerto aiuto umanitario al Governo greco, circa una tonnellata di materiale di soccorso conformemente a quanto domandato dalle autorità greche, oltre a mandare sul posto specialisti del Corpo svizzero di aiuto umanitario, mettendo infine a disposizione fino a 1 milione di franchi per l'intervento”. A metà settembre sono state inviate ulteriori forniture di soccorso “con particolare attenzione all'approvvigionamento idrico, al trattamento e alla distribuzione di acqua potabile”.

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