Il Municipio risponde all'interrogazione di Marcacci Rossi che chiedeva di aiutare, aprendo gli spazi della struttura per asilanti, i profughi di Moria
Un appello, quello della consigliera comunale socialista brissaghese Caroline Marcacci Rossi, al quale il Municipio di Brissago, apprezzandone le finalità, non può tuttavia dar seguito. Perché la competenza in materia è della Confederazione e non dei singoli Comuni. Per questo motivo, l'interrogazione dell'esponente della Sinistra in seno al legislativo del borgo di confine non può essere accolta.
Marcacci Rossi, sull'onda emotiva suscitata dalla vicenda dei profughi del campo di Moria, aveva chiesto lo scorso autunno all'Esecutivo, tramite un'interrogazione, di accogliere un certo numero di questi disperati (specialmente famiglie con bambini e malati) nella struttura per richiedenti l'asilo presente in paese. Seguendo l'esempio di quanto fatto dalla città di Berna, che ne ha accolti una ventina, suggeriva all'autorità comunale di attivarsi con un gesto umanitario. Il Municipio, nella risposta all'interrogazione, pur condividendo le preoccupazioni della firmataria, ricorda come la competenza in materia di asilo sia federale. In pratica, Comune e Cantone non possono decidere liberamente se accogliere o meno richiedenti l'asilo o rifugiati. Comunque l'Esecutivo assicura che, qualora la Confederazione dovesse sviluppare un progetto nazionale per i rifugiati di Moria, è disposto a collaborare entro i limiti fissati dalle istanze superiori.