Il consigliere comunale Giorgio Fonio (Ppd) lascia una proposta alternativa che guarda alla creazione di una cittadella dello sport
È uno dei dossier aperti che sta impegnando le commissioni del Consiglio comunale di Chiasso. La ristrutturazione del Palapenz, e il rispettivo credito di 5,5 milioni, faticano a trovare il consenso. Gli esami effettuati sullo stabile non lasciano dubbi: se non verranno effettuati i lavori, a fine giugno 2021 Chiasso dovrà chiudere l'infrastruttura sportiva inaugurata nel 1983. Per provare a rispondere ai dubbi – che oltre al degrado e alle incognite finanziarie includono anche la riduzione dei parcheggi ipotizzata da Balerna nell'ambito della revisione del suo Piano regolatore –, il Municipio ha di recente incontrato le due commissioni, spiegando di aver elaborato un piano degli interventi diluiti su 5 anni. «I soldi vanno comunque spesi – spiega, da noi contattato, il capodicastero Sport e Pianificazione di Chiasso Davide Lurati –. Da parte nostra abbiamo ribadito che sarebbe meglio effettuare subito tutti i lavori necessari. Non ci resta che aspettare i rapporti». La speranza del Municipio è quella di avere il voto del Consiglio comunale prima di Natale.
Il messaggio è stato licenziato nel novembre scorso. Con Giorgio Fonio, già commissario della Gestione e attuale capogruppo Ppd in Consiglio comunale, proviamo ad analizzare le ragioni di questi tempi lunghi. «Chiasso sta vivendo una situazione particolare – commenta Fonio –. Le commissioni stanno sicuramente facendo le loro valutazioni per arrivare a rapporti il più possibile condivisi. Ma siamo anche in una fase dove l'ente pubblico deve essere proattivo nei suoi investimenti, proponendone anche di anticiclici per aiutare l'economia». A mente di Fonio, però, sarebbe opportuno effettuare un passo successivo. «Mi spingo oltre – spiega –. Abbiamo una struttura come il Palapenz, in passato sicuramente frequentata anche da chi oggi è critico, e non possiamo far finta di non vederla, in un territorio ricco di infrastrutture sportive. Chiediamoci se quanto propone il Municipio è sufficiente». Quale, quindi, la visione di Fonio? Il suo partito, lo ricordiamo, in passato ha chiesto di far diventare la piscina comunale un'attrazione turistica e, a livello cantonale, con un'interrogazione interpartitica, di edificare a Chiasso una palestra tripla (invece che doppia). «Perché non valutiamo la possibilità di creare un piccolo centro sportivo a livello regionale, se non addirittura di Sottoceneri, mettendo in rete lo stadio Riva IV, la pista del ghiaccio, il Palapenz e la palestra naturale del Sottopenz?»
Nel disegno «forse grande, ma bisogna avere una certa visione» di Giorgio Fonio c'è spazio anche per un ostello della gioventù. «Una struttura che potrà ospitare i turisti sportivi nella nostra cittadina, con anche la possibilità di generare indotto economico nella regione, che ha tanto da offrire». Il bacino d'utenza «non mancherebbe» e l'intero distretto «rivendica infrastrutture sportive». A livello regionale è in corso la creazione di un ente sportivo – atteso entro la fine della legislatura allargata – che ha visto quali promotori i responsabili dei dicasteri Sport e tempo libero di Chiasso, Mendrisio e Coldrerio. Questa messa in rete, chiediamo a Giorgio Fonio, non andrebbe a creare un doppione? «Premetto che i capidicastero stanno facendo un lavoro grandissimo – sottolinea ancora il consigliere comunale del Ppd –. L'ipotesi chiassese andrebbe ad aggiungere un tassello a qualcosa che già si farà, rendendo il discorso ancora più regionale».
Con la proposta del Municipio, aggiunge ancora Fonio, «Chiasso dovrà investire 5,5 milioni solo per mantenere in piedi la struttura. Intervenendo sull'intonaco che cade, sulle pareti incrostate o sulle piastrelle, ci ritroveremo con la stessa struttura che abbiamo adesso». L'investimento, Giorgio Fonio non lo nega, è di quelli importanti. «Stiamo terminando una legislatura durante la quale il Municipio ha sostanzialmente amministrato: se Chiasso vuole continuare a giocare un ruolo nella regione, deve essere un leader ed essere progettuale. Questo è il momento di essere proattivi e lanciare delle idee, perché una potenziale aggregazione deve essere accompagnata da progettualità». L'invito al Municipio guidato da Bruno Arrigoni è quindi quello di «spingersi oltre, perché a Chiasso abbiamo già uno stabile chiuso (il Centro Ovale, ndr.) che non è un belvedere per nessuno». L'esempio, del resto, Chiasso lo ha in casa: la cittadella della cultura – «che in passato ho criticato» – «oggi ha un suo ruolo ben definito: perché, quindi, non pensare a una cittadella dello sport?».
Abbiamo sottoposto l'idea di Giorgio Fonio al capodicastero Sport Davide Lurati. «Una delle 11 zone sportive di interesse regionale definite dal progetto distrettuale è proprio il comparto che comprende Palapenz, stadio del ghiaccio, stadio comunale e pista di atletica – ci spiega il municipale –. L'idea è quindi buona, e già identificata dal progetto». Con la citata creazione dell'ente gestore regionale, a breve verrà elaborata la bozza del messaggio municipale che verrà sottoposto ai consigli comunali della regione, «mancherà un ostello per il turismo sportivo. Quella del Palapenz sarebbe una bella zona, bisognerà valutare se ci sarà il posto». Uno studio in merito era già stato avviato negli anni scorsi dall'Ente regionale di sviluppo del Mendrisiotto.