Mendrisiotto

Alle scuole di Chiasso è atterrata l'astronave Gorele

Un pupazzo alieno aiuterà gli alunni delle Elementari a scrivere il libro delle regole quotidiane. Il progetto d'Istituto durerà l'intero anno scolastico

Gorele, dallo spazio alle scuole di Chiasso (foto Istituto scolastico)
14 settembre 2020
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A Orson Welles la trovata di direzione e docenti delle Elementari di Chiasso, di sicuro, sarebbe piaciuta. E il regista e autore americano di incursioni aliene se ne intendeva (con la sua 'Guerra dei mondi' mandata in diretta radiofonica). Certo è che giusto una settimana fa l'arrivo inaspettato di Gorele, un simpatico pupazzo, e della sua astronave nel bel mezzo dell'atrio dell'edificio scolastico ha spiazzato le alunne e gli alunni della cittadina. Tra i piccoli delle prime, che stanno muovendo i loro passi iniziali nel mondo della scuola, c'è anche chi ha avuto un po' di paura. Paura che per una notte ha popolato i sogni di alcuni. Alla fine, però, è prevalsa la sorpresa generale, tanta, che ben presto ha lasciato il posto alla curiosità e alla voglia di giocare, imparando.

Di astronavi, alieni e trovate didattiche

Del resto, il gruppo d'insegnanti che ha proposto di togliere Gorele dal magazzino e riannodare i fili di una esperienza che riporta all'anno scolastico 2014-2015, ha preparato con cura il ritorno di questa sorta di ET dell'anno 2020. Lo sbarco di questo amico di colore lilla venuto da lontano è stato accompagnato, infatti, da rumori di scena ed edizioni speciali del Tg in versione casalinga, oltre a messaggi che, un giorno dopo l'altro, invitavano i bambini a seguire gli indizi e a cercare di scoprire cosa ci facesse una astronave a scuola. Sino all'avvistamento della presenza aliena e all'incontro ravvicinato con Gorele.  Ma cosa sta succedendo all'Istituto scolastico chiassese? È finito nel mezzo di un racconto di fantascienza? In realtà, i piedi ben piantati a terra, si è escogitato 'solo' un modo ingegnoso (e persino un po' avventuroso) di coinvolgere gli allievi - 270 in tutto al nastro di partenza a fine agosto - nel progetto d'Istituto che caratterizzerà l'intero anno scolastico. La missione di Gorele, e con lui delle bambine e dei bambini delle Elementari? Ragionare sulle regole che cadenzano la nostra quotidianità, quelle vecchie e quelle nuove ai tempi della pandemia da Covid-19.

La prima volta è successo nel 2014

«La prima volta che abbiamo portato Gorele in classe, nel 2014 - spiega a 'laRegione' il direttore Carlo Formenti -, volevamo introdurre il tema delle regole: in quel momento eravamo alle prese con qualche problema legato al trasporto scolastico. In questo modo siamo riusciti a sensibilizzare gli alunni - oggi alle Medie, ndr - sulle regole, il rispetto e il comportamento da tenere sul bus attraverso tutta una serie di attività didattiche - avevamo designato pure una classe ambasciatrice delle buone regole e stampato un giornale -, sfociata poi nella realizzazione corale di un libro d'oro delle regole. A distanza di qualche anno si è, quindi, sentito il bisogno di rilanciare l'iniziativa (e l'argomento delle regole) e aggiornare quella pubblicazione, nel segno della continuità. A quel punto, però, occorreva inventarsi il modo, diciamo, di riportare Gorele sul nostro pianeta». Con una differenza: nel suo primo 'viaggio' l'alieno era atterrato a scuola in cerca di regole da portare a casa; oggi l'intento è di individuare la giusta misura nei gesti della vita quotidiana, a volte troppo ingabbiata in precetti e principi. Insomma, Gorele ha lanciato un nuovo 'sos' - sul suo pianeta soffrono l'eccesso di diktat - e gli allievi sono pronti ad aiutarlo.

Nei piani un diario e un grande libro delle regole

Di entusiasmo e di voglia di fare, in ogni caso, ci assicura il direttore, davvero non ne mancano. Il ritorno a scuola, alle spalle la crisi sanitaria acuta, conferma ancora, ha restituito fiducia ai genitori, motivato i maestri e rallegrato pure gli scolari. Allievi alle prese, adesso, con una lettera da indirizzare a questo nuovo amico. «Il progetto è in divenire - anticipa Formenti -: si realizzerà un diario e nell'atrio d'ingresso comparirà un grande libro all'interno del quale le classi scriveranno le regole. L'idea è di creare anche un nuovo gioco da tavola, come si era fatto in passato. Ancora non si sa poi come evolveranno le cose: il gruppo di docenti che ci sta lavorando è vulcanico». A scuola, d'altro canto, si è pronti a lasciarsi stupire, senza perdere di vista l'obiettivo. «Il compito degli allievi sarà, in effetti, quello di discutere e costruire le regole quotidiane, valutare quelle che sono utili e quelle che non lo sono e aiutare a riscrivere il documento guida». Documento da declinare nella vita di tutti i giorni. «Le regole valgono dappertutto, prenderemo in considerazione tanti momenti: in classe come nei corridoi, sul piazzale della ricreazione come al passaggio pedonale».

Non mancherà un cenno ai tempi del Covid

Il progetto si inserisce in un momento particolare che ci chiama a convivere con la presenza di un virus: a proposito di norme di comportamento, se ne parlerà? «L'idea è di integrare anche questo aspetto - annota il direttore -. Nel libro finale inseriremo pure quelle che sono le nuove buone abitudini, più che regole, che dobbiamo imparare ad avere, dall'igiene delle mani alle distanze». Costumi dei tempi che corrono.

 

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