Nella lettera che verrà inviata nei prossimi giorni verrà coinvolto anche il Cantone. ‘Le sanzioni per chi non rispetta le regole sono troppo blande’
Dalle parole ai fatti. Il Municipio di Chiasso non starà a guardare dopo l'inseguimento e il fermo che, venerdì notte, hanno coinvolto due richiedenti l'asilo ospiti del Centro di registrazione e procedura. Riunito oggi nell'annuale seduta extramuros alla Rovagina, l'esecutivo guidato da Bruno Arrigoni ha deciso di indirizzare una lettera alla Sem, la Segreteria di Stato della migrazione, per manifestare il suo disappunto e chiedere un inasprimento delle sanzioni. «Lo faremo entro breve – spiega, da noi contattata al termine della seduta, la capodicastero Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni –. L'intenzione è quella di coinvolgere anche il Cantone e di inviare una missiva congiunta». Per rafforzare la richiesta di intervento non è da escludere il coinvolgimento della Deputazione ticinese alle Camere. «L'appello va alla Sem di Berna – precisa Colombo-Regazzoni – perché non è chi lavora a Chiasso che fa le cose sbagliate».
Durante la seduta sono stati ripercorsi i fatti che hanno visto protagonisti un 55enne libico, la cui richiesta d'asilo non è stata accolta, e un 33enne algerino. Giovedì scorso i due richiedenti l'asilo, già noti alle forze dell'ordine, non hanno rispettato l'orario di rientro nella struttura che li ospita. «Anche questo è un aspetto che dovrà essere chiarito – evidenzia la municipale –. Il protocollo indica infatti che quando un richiedente l'asilo non rientra, la Polizia deve essere avvisata». Stando a quanto appurato finora – l'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Marisa Alfier –, i due hanno trascorso la serata alle Gole della Breggia e hanno poi raggiunto Chiasso, dove hanno rubato la vettura con la quale si sono resi protagonisti della scorribanda, a piedi. «Il Municipio si è reso conto che i fatti sono stati molto gravi e avrebbero potuto avere esiti peggiori. Cosa sarebbe successo se il propietario dell'auto non si fosse accorto subito del furto? Cosa poteva succedere se l'auto, con una persona sotto l'effetto di alcol alla guida, avesse incrociato un'altra vettura sotto i ripari fonici?». Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma gli interrogativi in sospeso sono parecchi. «Sono perfettamente consapevole che i richiedenti l'asilo che si comportano in questo modo sono una minoranza – puntualizza ancora Sonia Colombo-Regazzoni –. Ma ugualmente non è ammissibile. Le sanzioni sono troppo blande: per determinati reati la legge non prevede nulla di più che un fermo, una verbalizzazione e un divieto di uscita dal Centro il giorno seguente». La municipale intende seguire l'iter giudiziario dei due richiedenti l'asilo «visto che le presunte colpe sono considerevoli».
Una cosa è certa, fa capire anche il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, il Municipio si farà sentire davanti alla Sem, la Segreteria di Stato della migrazione. E non è detto che la missiva che si sta per imbucare non venga firmata assieme al Cantone. «La popolazione – annota Arrigoni – se lo aspetta». Soprattutto dopo quanto accaduto per le vie della cittadina nella notte fra giovedì e venerdì scorsi, quando gli agenti delle Polizie hanno dovuto mettersi all'inseguimento di due richiedenti l'asilo ospiti del Centro federale, poi fermati e finiti in cella. «Persone – ricorda il sindaco – già segnalate alla Sem per il loro comportamento poco civile. Situazioni a cui l'autorità federale reagisce con misure troppo blande. Il che va a scapito anche di chi segue le regole». E a Chiasso come a livello cantonale, ribadisce Arrigoni, «non si può tollerare che chi ha un agire non civile la passi liscia».