Mendrisiotto

In piazza a Mendrisio sbuffa un 'Geyser freddo'

L'autore della 'Nuvola' di Bellinzona ha fatto una incursione nel Borgo. 'L'intuizione del Municipio è far riscoprire la memoria del fiume Morée'

Per l'artista è il 'Fiatatoio Generoso' per i passanti un geyser (foto Nicola Colombo)
12 agosto 2020
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Sbuffi freschi e leggeri prendono alla sprovvista chi passa in questi giorni da Piazzale alla Valle a Mendrisio. È il fiato del fiume Morée che alita dal cuore sotterraneo del Borgo. Perché lì, sotto i piedi, costretto in un canale, scorre un corso d'acqua che torna a sbucare a cielo aperto nella zona di San Martino. I mendrisiensi lo sanno bene: ce l'hanno nel loro Dna. Ai forestieri oggi lo spiega un bellinzonese, Nicola Colombo, l'uomo della 'Nuvola magica' di piazza del Sole a Bellinzona. Da una città all'altra, a distanza di una estate, questo artigiano della nebbia (e al contempo 'performer' artistico) ne ha pensata un 'altra delle sue, dando sostanza a quello che la fantasia popolare ha già ribattezzato 'Geyser freddo'. "In realtà - ci dice in tutta onestà - l'intuizione tematica la si deve al Municipio di Mendrisio, desideroso di far riscoprire la memoria del Morée". L'istallazione, comparsa a sorpresa a fine luglio, darà carattere a Piazzale alla Valle - in cui si è inserita con naturalezza, davanti alla fontana - sino alla fine di settembre. Di fatto, però, sarà solo la prima incursione di una serie. "L'autorità - ci anticipa Colombo - mi ha commissionato un trittico. Seguirà un secondo intervento alla fine di agosto, mentre un terzo lavoro è previsto tra novembre e dicembre". Di cosa si tratta? "Lo si vedrà al momento: si preferisce mantenere il mistero. Posso solo dire che il filo conduttore sarà ancora una volta il fiume".

Dalla griglia l'aria di fiume e le nuvolette

Facciamo, però, un passo indietro: come è nata l'intesa con il Comune di Mendrisio? "È stato il Municipio a farsi avanti il maggio scorso. Per me è stato un po' come raccogliere una scommessa: riuscire a far affiorare di nuovo il ricordo del Morée da una griglia della piazza. Griglia attraverso la quale, se ci si sofferma, si sente la voce del fiume". Conosceva il Borgo? "In effetti, no. Da bellinzonese mi sono così avventurato per le vie del Quartiere (introdotto dall'architetto Mitka Fontana), come se fossi un turista in visita". E l'ispirazione, visto il risultato, non è mancata. Anzi, per alimentare la creatività Colombo, ci confida, ha perlustrato anche le viscere del fiume (oltre a lasciarsi conquistare dall'ospitalità momò). "Ho cercato di ascoltare il corso d'acqua, portando in superficie il flusso d'aria discendente, che d'abitudine viene risucchiato, chiudendo a valle il passaggio con un telo. In questo modo si entra in contatto diretto con la natura: per me questo è il 'Fiatatoio Generoso'. Poi per ricreare l'effetto geyser, abbiamo nebulizzato una piccola quantità di acqua (al pari di un grappino per abitante: siamo stati attenti a un uso parsimonioso delle risorse), che a contatto con l'ambiente caldo condensa e dà forma a sbuffi e nuvolette".

Le ore magiche del mattino, la curiosità dei piccoli

Tutte presenze che catturano l'attenzione dei passanti. "In realtà, i più curiosi sono i bambini, che si avvicinano senza timore sotto lo sguardo tutto preoccupato delle mamme, più diffidenti. Gli adulti, in genere, sulle prime si domandano cosa è successo: cos'è quella 'fumera', esclamano. Poi si fermano, c'è chi scatta delle fotografie". Insomma, stanno iniziando a prendere confidenza con il 'Geyser freddo'. "Da parte mia - ci dice l'autore -, vorrei lanciare un invito, per incoraggiare ticinesi e no a scoprire questa istallazione, a sedersi un attimo in piazza". C'è un momento ideale per mettersi in osservazione? "L'ora magica è quella del mattino, fra le 9 e mezzogiorno. Io stesso sarò curioso di capire cosa succede al cambio di stagione". Per i mendrisiensi, invece, è anche l'occasione per recuperare la storia del territorio (a due passi c'è piazza del Ponte, sempre in cerca di una identità) e riflettere sull'essenza stessa del nucleo.

'Sono sorpreso dalla disponibilità del Comune e della gente'

Da come ne parla sembra contento del suo intervento a Mendrisio. "Ne sono soddisfatto e persino stupito per l'effetto ottenuto - ci risponde Nicola Colombo -. Amo lavorare per delle opere pubbliche, che siano per tutti, e non dentro un museo o una galleria. Per certi versi mi emoziona e mi commuove; mi riempie il cuore e mi incoraggia a continuare. Certo senza l'intraprendenza di un ente pubblico, non sarebbe possibile. E qui devo dire che mi hanno sorpreso la freschezza e la disponibilità del Municipio di Mendrisio, così come l'apertura di questa terra e della sua gente".

Al di là dell'incursione artistica, va detto che a Bellinzona con la nuvola come a Mendrisio con il geyser, questa operazione, sottotraccia, porta un altro messaggio. "Diciamo che si inserisce in un progetto che lega le città svizzere, ormai alla ricerca di un modo per rinfrescare gli spazi urbani in un tempo di surriscaldamento del clima - conferma Colombo -. Le azioni realizzate sin qui vanno in questa direzione: l'aria che sale dal Morée, ad esempio, esce a 20 gradi". 

Mendrisio, quindi, è stata un rivelazione. Da bellinzonese che idea si è fatto? "Da esploratore di un paese nuovo, soprattutto, ho scoperto dinamiche, bellezze e strade che chi le conosce dà per scontate. Ho visto una bella città". Una città che, a sorpresa, si è ritrovata di nuovo in sintonia con la sua via d'acqua sotterranea.