Mendrisiotto

InterCity, il Mendrisiotto fuori gioco fin dal 2009

L'Ufficio federale dei trasporti risponde alle rivendicazioni del Distretto: 'Tocca al Cantone cambiare idea, inserendo la regione fra gli agglomerati da collegare'

Fermate a Chiasso/Mendrisio? Non resta che incrociare le dita (Ti-Press)
8 agosto 2020
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Era tempo che un tema (peraltro cruciale, almeno per il Mendrisiotto e i suoi cittadini) non appassionasse tanto come i collegamenti ferroviari fra il sud e il nord della Svizzera. E soprattutto non è frequente vedere un tale scambio fitto di corrispondenza e a giro di posta. Del resto, il Distretto non intende (e letteralmente) perdere il treno, anzi l'InterCity (IC) per Zurigo/Basilea; divenendo, di fatto, una periferia di Lugano. Nessuno qui fra gli enti in campo (in testa la Commissione regionale dei trasporti) è disposto a lasciare la presa. Tanto più ora che il Consiglio di Sato ha messo per iscritto alle Ferrovie che in questa rivendicazione sarà dalla parte della regione meridionale del Ticino. A Berna, però, si rilancia la palla nel campo ticinese; aprendo, al contempo un tavolo di lavoro con il Cantone, le Ffs e l'Ufficio federale dei trasporti. La questione al centro dell'attenzione? Lo 'sviluppo dell'offerta in Ticino'.

Da Berna si chiama in causa il Cantone

A livello federale, in effetti, non vogliono farsi mettere all'angolo. Schiettezza (del Cantone verso le Ffs) per schiettezza, proprio l'Ufficio federale dei trasporti (Uft) non le ha mandate a dire. Insomma, se il Mendrisiotto mira a garantirsi le fermate dei treni a lunga percorrenza e a guadagnarsi il suo spazio nell geografia degli agglomerati urbani del Paese, dovrà vedersela (in primis) con Palazzo delle Orsoline. L'Uft lo fa capire in modo chiaro nella risposta indirizzata nei giorni scorsi alla Crtm, capofila della delegazione che riunisce pure i Comuni di Chiasso e Mendrisio e l'Astuti, l'Associazione ticinese utenti dei trasporti pubblici. 'La Confederazione - scrive la direzione dell'Ufficio - è consapevole della vostra insoddisfazione per l'offerta'; di conseguenza si comprende la 'preoccupazione' di poter contare su una buona rete di trasporti pubblici (in particolare a lunga percorrenza).  D'altra parte, si fa memoria, 'la decisione di non prevedere più fermate per i treni IC nel Mendrisiotto, attuata con l'entrata in servizio della transizione dinamica a Chiasso, risale a un Acordo del 2009 tra il Cantone e le Ffs'.

Occorre integrare il Mendrisiotto

Dove sta l'inghippo? 'Nell'ambito della programmazione della fase di ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria 2035, il Cantone - si esplicita - non ha presentato domanda di integrazione del Mendrisiotto nella rete dei trasporti a lunga distanza'. Sembra, però, esserci la possibilità di porvi rimedio. 'Qualora - apre uno spiraglio l'Uft - in futuro la sua posizione in merito dovesse cambiare, l'integrazione potrà essere sottoposta e studiata nel quadro della prossima fase di ampliamento'. Tutto sta a capire quale potrà essere la tempistica. Le occasioni, anche a breve, non mancheranno, comunque, al Cantone per dare voce alle richieste del Distretto e per modificare la rotta e il destino del Mendrisiotto sulle mappe federali.

Un incontro e un nuovo gruppo di lavoro

Il 24 agosto prossimo il governo incontrerà la direzione generale delle Ferrovie. E lì ci sarà modo di richiamare l'azienda sulle 'lacune principali' - così le ha definite il Cantone nella sua missiva - dell'orario 2021, ovvero la riduzione degli IC da Chiasso/Mendrisio e l'offerta di due collegamenti incompiuti. Infatti, lamenta il governo rivolgendosi alle Ffs, 'disattendendo i concetti di offerta posti alla base dei grandi investimenti legati ad AlpTransit e inseriti nella Prospettiva generale Ticino, il servizio internazionale EuroCity (EC) non offrirà ancora un orario completo con treni ogni ora. Allo stesso modo il traffico InterCity tra il Ticino e Zurigo/Basilea resterà incompleto e la frequenza di treni EC/IC ogni 30 minuti non verrà realizzata'.

Non di meno il Mendrisiotto potrà avere un punto di riferimento anche nel nuovo gruppo di lavoro. Anzi, lo stesso Uft esorta il Distretto a segnalare le sue 'preoccupazioni direttamente al Cantone', il quale le porterà poi al tavolo federale. Un tavolo al quale potrebbe chiedere di partecipare anche l'Astuti tramite l'Associazione mantello nazionale Pro Bahn: gli utenti del trasporto pubblico, del resto, ne avrebbero da dire.

Va modificato il 'Progetto territoriale Svizzera'

L'Ufficio federale dei trasporti non evita neppure un altro nodo gordiano della faccenda: il fatto che la regione non sia iscritta tra gli spazi funzionali da collegare con il resto della Svizzera - legittimando così le fermate dei convogli a lunga percorrenza -, pur essendo parte integrante della Città Ticino. Alla richiesta di includere il Mendrisiotto e Basso Ceresio, l'Uft fa presente come 'la definizione della rete e delle linee si basa sui principi e sulla gerarchia dei centri urbani stabiliti nel 'Progetto territoriale Svizzera'. Documento che, appunto, iscrive la regione a sud come 'appendice' di Lugano. Ma c'è di più: una guida - intitolata 'Principi e criteri per il traffico a lunga distanza, del 2017 - stabilisce che il traffico a lunga distanza 'deve assicurare in primo luogo il collegamento tra i centri metropolitani, i centri urbani di grandi e medie dimensioni e gli agglomerati densamente abitati'. Ebbene, l'aver classificato Chiasso e Mendrisio come 'centri minori', li ha esclusi dalla rete. Quindi, 'poiché il 'Progetto territoriale Svizzera', su cui si basa la guida, non è stato modificato - conclude l'Uft , un aggiornamento di quest'ultima non è al momento opportuno'. Come dire che da queste parti bisognerà alzare la voce.

Debole sulla lunga tratta, forte sulla corta

Se il Mendrisiotto è in astinenza da InterCity, sul versante del traffico regionale appare imbattibile.  La vocazione da metropolitana leggera di Tilo ha messo in rete collegamenti capillari e veloci sul territorio cantonale, grazie a un lavoro di anni e a investimenti cospicui. Risultati che la stessa Tilo Sa rivendica, forte degli effetti della Ferrovia Mendrisio-Varese e della galleria del Ceneri. Questo sistema, richiama il direttore Denis Rossi nella lettera spedita alla Crtm, non solo non isolerà il Distretto, ma, anzi, lo avvicinerà a tutte le località cantonali, senza dimenticare il numero accresciuto di collegamenti.

 

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