Un 2019 da ricordare per la casa da gioco di Mendrisio che para anche il colpo dell'emergenza sanitaria. Numeri in ripresa e nessun licenziamento
Che il 2019 fosse un anno da ricordare per l'Admiral di Mendrisio lo si era capito già all'inizio di maggio (come riferito da 'laRegione'). Una cifra d'affari in crescita (del 25 per cento) rispetto al 2018 con i suoi 70 milioni di franchi e quotazioni in rialzo. Quanto ai numeri oggi nella graduatoria nazionale davanti alla casa da gioco locale c'è solo il Casinò di Zurigo. Un risultato definito 'eccellente' e che i vertici - direzione e Consiglio di amministrazione - non hanno mancato di rimarcare. Del resto, il casinò mendrisiense, che vede fra la sua clientela giocatori italiani, asiatici e ticinesi, ha tenuto bene anche al contraccolpo dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Chiuso dal 12 marzo al 6 giugno, nonostante il periodo di incertezza non ha dovuto ricorrere a licenziamenti, confermando al loro posto tutti i suoi 216 collaboratori. Anzi, una volta riaperto i battenti si sono ottenuti i 'primi riscontri più che positivi'. Dopo il confinamento, fa sapere il direttore Michele Marinari, 'registriamo infatti incrementi settimanali di circa il 50 per cento e speriamo, sempre con la dovuta modestia, di raggiungere i livelli abituali verso la fine dell’anno'.
Guardando avanti, l'Admiral punta tutto su 'inventiva e qualità' e annuncia novità in cantiere. Tirando le somme del passato recente, per Marinari '“essere la casa da gioco più importante del Ticino a livello di cifra d’affari ci rende fieri e soddisfatti, ma con la modestia che contraddistingue la nostra filosofia aziendale - ribadisce -. Questo risultato conferma la bontà della nostra strategia, che da sempre mette in primo piano la qualità, qualità confermata anche dalla certificazione ISO 9001 recentemente ottenuta”. Quanto all'indotto, nel 2019 la casa da gioco ha versato 'oltre 14 milioni nelle casse cantonali e insieme al Casinò di Locarno, è l’unico a contribuire con un gettito importante alle finanze pubbliche del Ticino - tiene a sottolineare il dirigente -. Ma se l’azienda partecipa concretamente al sistema economico cantonale, nutre anche un profondo legame con Mendrisio e la sua regione, confermato dagli ingenti contributi volontari erogati, che sono più che raddoppiati negli ultimi 12 mesi'.
Anche i dipendenti hanno fatto la loro parte durante la pandemia. Oltre a ideare 'diverse attività sui social network a favore della clientela', i collaboratori hanno donato i loro buoni di compleanno alla comunità. 'Un’iniziativa solidale coordinata insieme al Municipio di Mendrisio - si spiega -, che ha consentito di devolvere oltre 10mila franchi a famiglie e persone in difficoltà'.