Nel 2018 il casinò di Mendrisio registra un incremento del 15 per cento e più clientela. Giochi online? ‘Stiamo valutando’
I giorni dorati anche per il casinò Admiral sono rimasti ormai solo un ricordo. Certo è che con un concorrente in meno sulla piazza, il ‘banco’ è tornato a sorridere pure a Mendrisio e gli incassi a lievitare. Percentuali e introiti sono saliti di nuovo nel 2018, non come a Lugano – che segnala un incremento di quasi il 42 per cento e sembra proprio essersi accaparrato il maggior numero di giocatori in trasferta dall’enclave, cfr. ‘laRegione’ di oggi –, ma ci si difende. Così, fatto pace con la Città di Mendrisio e i Comuni del territorio – e riattivati i contributi, seppur ‘dimagriti’ in modo evidente rispetto al passato –, si guarda avanti. Si alzerà la posta puntando pure sul gioco online? Per il momento l’Admiral ci si sta ancora pensando. Un fatto è sicuro, visti i numeri appena archiviati dalla casa da gioco la Città sa che non rimarrà... all’asciutto.
Ri-partiamo, però, da Campione con il direttore amministrativo Luca Antonini: la chiusura della sua casa da gioco ha portato clientela?
In effetti, la chiusura del Casinò di Campione ha fatto sì che, parte della clientela che in precedenza frequentava la casa di gioco campionese, abbia iniziato o ripreso a giocare (anche) da noi.
Facciamo qualche cifra: rispetto al 2017 come si quantifica l’aumento in termini di introiti e di clientela?
Rispetto al 2017, il prodotto lordo dei giochi (Plg) – ovvero le puntate meno le vincite pagate, ndr – della nostra casa da gioco è aumentato del 15 per cento, raggiungendo quota 53,9 milioni di franchi (nel 2017 il Plg ammontava a 46,8 milioni). L’aumento della clientela è stato, invece, più contenuto, assestandosi a un più 2 per cento rispetto all’anno precedente (328’887 i visitatori nel 2018, contro i 297’322 del 2017).
A fronte dei tempi aurei si è registrata comunque una ripresa?
I tempi in cui la nostra casa da gioco raggiungeva e superava i 100 milioni di Prodotto lordo dei giochi sono ormai lontani e probabilmente non torneranno più. Tuttavia, sì, rispetto a qualche anno fa siamo in ripresa.
L’incremento degli introiti ha portato pure a nuove assunzioni? Quanti sono oggi, in totale, i dipendenti del casinò?
Rispetto alla fine di luglio del 2018, al 31 dicembre dell’anno scorso il nostro organico contava complessivamente 7 unità in più, per un totale di 205 impiegati, un aumento tutto sommato contenuto. Ciò si deve soprattutto al fatto che, laddove possibile, abbiamo preferito dare la possibilità ai nostri collaboratori di aumentare la propria percentuale lavorativa.
Fin dagli esordi la clientela dell’Admiral si è rivelata essere per la maggior parte italiana: è ancora così? E qual è, in prevalenza, la regione di provenienza?
Sì, la maggioranza della nostra clientela proviene dall’Italia (più dell’80 per cento). Di questa quota, la maggior parte arriva dalla Lombardia.
La casa da gioco mendrisiense si è aperta, però, anche ai giocatori asiatici (e cinesi in particolare): che peso hanno?
La clientela asiatica è per noi senz’altro importante. La accogliamo volentieri nella nostra struttura, nonostante – come visto sopra – la componente italiana resti predominante.
In conclusione, veniamo alle nuove normative federali: anche l’Admiral di Mendrisio sta valutando la possibilità di proporre un’offerta di gioco online? Se sì, in quali termini?
Sicuramente l’interesse di massima a presentare una domanda di estensione della nostra concessione ai giochi online è presente. Tuttavia, le restrizioni esistenti nella nuova legislazione, come pure i costi notevoli dell’operazione e l’importante carico fiscale, ci impongono riflessioni approfondite. Pertanto, siamo ancora in fase di valutazione.