Mendrisiotto

Seseglio, non un wellness ma un'area verde per la popolazione

Una mozione di Us-I Verdi e Ppd invita il Municipio di Chiasso ad acquistare e bonificare il terreno. Sul piatto anche La Perfetta di Arzo

4 luglio 2020
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Non una struttura sportiva e/o turistico-ricreativa ma un terreno bonificato a disposizione della popolazione di Chiasso e di tutto il Distretto. È questa la proposta formulata, con una mozione al Municipio di Chiasso, dai consiglieri comunali Antonia Boschetti, Denise Maranesi, Francesca Bernasconi Bedulli, Yuri Bedulli, Mauro Lancianesi (Us-I Verdi) e Davide De Donatis (Ppd). Il terreno in questione è quello di Seseglio, attualmente oggetto di una variante di Piano regolatore (che permetterebbe appunto la realizzazione di infrastrutture di carattere sportivo o turistico-ricreativo) e, nel novembre 2013, di un referendum accolto dalla popolazione che si è opposta alla variante pianificatoria e all'intenzione di un privato di realizzare un polo termale. La mozione è ora all'esame della Commissione Edilizia. Prima di pubblicare l'incarto, il Municipio ha sondato i pareri dei gruppi politici presenti in Consiglio comunale, incassando opinioni favorevoli con alcune riserve.

'L'ennesimo centro sportivo privato'

Riserve che, mozione alla mano, non sembra essersi sciolta, dato che, si legge, “i mozionanti si oppongono a quanto prospettato”. Tre i punti elencati a sostegno della tesi. Il primo riguarda il numero di strutture già presenti sul territorio. “Gli impianti sportivi che potrebbero sorgere andrebbero a implementare la già massiccia presenza di infrastrutture dedicate allo sport e al benessere sul nostro territorio”, si spiega. I mozionanti ritengono “superfluo aprire l'ennesima infrastruttura dedicata allo sport, al fitness e wellness considerando che la forte presenza di impianti del genere nelle immediate vicinanze è già in grado si rispondere al bisogno della cittadinanza di esercitare sport e cura di sé”. Tra le strutture già presenti, nella mozione vengono per esempio citati lo stadio Riva IV e la pista di ghiaccio, le piscine comunali, le palestre del comune e le palestre e centri fitness privati. “Chiasso e i suoi cittadini non hanno bisogno di un ennesimo centro sportivo privato”.

Gli altri due argomenti sono invece di natura ambientale. “Gli impianti che potrebbero sorgere non aiuterebbero in alcun modo a creare una città più verde e vivibile per i chiassesi – sostengono i consiglieri comunali –. Godere della propria città significa anche, e soprattutto, uscire e fare incontri in contesti piacevoli e spontanei come zone verdi non soggette ad attività commerciali”. Quanto potrebbe essere realizzato, “previa bonifica del sito”, andrebbe “a peggiorare la già scarsa qualità dell'aria di Chiasso e del Mendrisiotto”. In sostanza, a mente dei firmatari, “investire soldi ed energia per bonificare un sito inquinato non ha senso se sopra a esso sorge un centro che richiama traffico automobilistico e prevede la cementificazione di spazio verde”. Nell'incarto pubblicato viene indicato che ‘il bosco avanza’. “Una buona notizia – replicano i firmatari della mozione – rispetto a quella della costruzione dell'ennesimo centro wellness e fitness”.

La proposta: 'Il Municipio acquisti il terreno’

Come agire, quindi? “I mozionanti propongono al Municipio di acquistare il terreno, bonificarlo e metterlo a disposizione della popolazione chiassese e del distretto. Consci che l'investimento sarebbe piuttosto importante, soprattutto in questo particolare contesto, ricordiamo all'esecutivo la possibilità di chiedere fondi da più parti affinché bonificare il terreno e renderlo accessibile alla popolazione non sia troppo oneroso per le tasche dei contribuenti”. Qualora i sussidi ottenuti non dovessero essere sufficienti, il suggerimento formulato è di “vendere il centro di studio e vacanza La Perfetta” di Arzo che “non sembra essere un bene imprescindibile per la cittadinanza chiassese”. I firmatari precisano di essere “contrari a una vendita solo per fare cassa” ma si dicono “disposti a entrare in materia qualora la sua vendita permettesse di investire il denaro in progetti utili a tutti i cittadini di Chiasso”. Il caso specifico – ovvero la trasformazione in area verde dei terreni di Seseglio – “ci sembra un motivo sufficientemente valido: lo spazio verde che potrebbe sorgere sarebbe infatti a disposizione della popolazione 365 giorni l'anno e riprenderebbe esempi virtuosi come il Paü di Coldrerio, la Foce di Lugano e il Meriggio di Losone”. Progetti, concludono i consiglieri comunali di Chiasso, “intelligenti, capaci di aumentare notevolmente la qualità di vita dei cittadini”.

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