Il Municipio aggiornerà piani e investimenti alla luce della pandemia. Intanto, il legislativo vota un fondo per le piccole imprese e buoni acquisto per i cittadini
Solo qualche mese fa non l'avrebbero detto possibile. Invece, lunedì sera, il Consiglio comunale di Mendrisio si è ritrovato in seduta fuori sede. Cambiata la cornice - non la consueta sala, bensì il Mercato Coperto -, municipali e consiglieri comunali hanno cercato di riannodare i fili della politica locale. Sulle spalle l'esperienza della pandemia e del confinamento, davanti a loro un futuro incerto. Garantite le distanze fisiche (ormai di prassi ai tempi del Covid-19), si è capito subito che i gruppi sono pronti alla marcatura a uomo (per usare un'immagine calcistica). Il rinvio dell'appuntamento con le urne, non ha fatto altro, a quanto pare, che allungare i tempi della campagna elettorale (altro che anno di transizione).
Alla fine l'urgenza del momento, però, ha avuto la meglio. Il legislativo ha serrato i ranghi e sottoscritto un assegno da un milione e 80mila franchi a favore di un fondo che garantirà un sostegno tangibile alle micro attività insediate nel tessuto cittadino e a vantaggio di un rilancio dell'economia. Anzi, le intenzioni del Municipio - accantonare 1 milione, destinando 750mila franchi quale aiuto diretto alla piccole attività - sono state corroborate dalla somma necessaria (80mila franchi) per estendere l'incentivo agli acquisti che accompagna l'azione del Comune all'intera cittadinanza, minorenni inclusi. L'operazione MendrisioVIVA, tradotta in un buono da 20 franchi da spendere nei commerci locali costretti a chiudere dalla pandemia, coinvolgerà quindi tutti, senza distinzioni di età.
A cambiare, in corsa, in contenuti della proposta dell'esecutivo e a moltiplicare gli sforzi è stato un emendamento presentato, in 'diretta', dal consigliere comunale del Ppd Gianluca Padlina. Condiviso negli intenti, a far discutere è stata semmai la contropartita messa in campo dal gruppo: compensare la maggiore spesa decurtando un altro dossier, peraltro già controfirmato all'unanimità dalla Commissione della gestione. A essere rimessa sul tavolo la richiesta di 470mila franchi per la sostituzione di alcuni mezzi in dotazione alla Polizia cittadina: un dossier di un dicastero in mani Plr. L''uno due' dal sapore pugilistico tentato dal Ppd è, però, riuscito a metà. Promosso l'ampliamento della campagna MendrisioVIVA (con 36 voti a favore, 19 contrari e 2 astensioni), bocciato il 'taglio' (con 13 'sì', 39 'no' e 4 astenuti). Morale: la Polizia potrà procedere all'acquisto dei mezzi di cui ha bisogno, senza restrizioni. Via libera quasi all'unanimità anche a un altro credito, di 280mila franchi, per la sistemazione della pista skater e del rifugio di PCi a Capolago.
Al di là delle scaramucce partitiche, il nodo resta la strategia che la Città metterà in campo per il prossimo futuro. Si dovrà porre mano al piano di investimenti già programmato? L'interrogativo è stato sollevato anche da un paio di interpellanze (a firma Ppd e Lega-Udc.-Ind.). E, del resto, se lo era già posto anche il Municipio. "Nel corso dell'estate affronteremo il tema dell'aggiornamento del Piano delle opere e del Pano finanziario della Città", conferma a 'laRegione' il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini. L'impresa non sarà di quelle semplici. "Si dovrà cercare di interpretare le possibili conseguenze di questa crisi da tutti i punti di vista. Con la consapevolezza che gli effetti sulle nostre aziende si inseriscono in un quadro macroeconomico. A dare un po' più di inquietudine, infatti, è il gettito delle persone giuridiche (a fronte di quello delle persone fisiche, più stabile). Gli utili delle imprese e le imposte alla fonte si prospettano come le voci più traballanti sotto il peso dell'emergenza sanitaria".
Il Comune ha ritenuto, comunque, di fare la sua parte. "Con la creazione del fondo - spiega Cavadini - abbiamo voluto sostenere le micro attività, che per la Città possiedono una valenza economica ma al contempo sociale e relazionale". Da qui anche il buono destinato ai cittadini per promuovere gli acquisti e i consumi a chilometro zero. "L'intento è quello di evitare una ecatombe, soprattutto fra chi è stato costretto a chiudere nel corso del confinamento e non riceve interventi diretti. Nella storia recente di Mendrisio non era mai stata realizzata un'operazione del genere".