La petizione rivolta alla Ferrovia Monte Generoso raccoglie 600 firme contro il trasloco a Gurten. Rivendicate delle alternative
L'emergenza da Covid-19 da settimane ha fagocitato le 'urgenze' che solo qualche mese fa tenevano banco nella quotidianità del Mendrisiotto. O almeno questa è l'impressione. In realtà nel Distretto non si è perso affatto di vista, ad esempio, l'Osservatorio astronomico in vetta al Generoso. Infrastruttura che la Ferrovia Monte Generoso, come annunciato a metà febbraio, ha deciso di traslocare - con il telescopio e la strumentazione - nel Canton Berna, a Gurten, entro la fine dell'anno. Una decisione che ha sollevato polemiche e mobilitato la politica locale e il mondo della scuola (studenti e docenti in prima linea) e degli appassionati di astronomia.
Ne è una chiara espressione la petizione lanciata nel corso del mese di marzo al Liceo cantonale di Mendrisio per mettersi di traverso alla partenza dell'osservatorio dal Ticino e rivendicare una alternativa. Una azione, fanno sapere i promotori, che ha raccolto 601 firme: 534 di allievi, 52 di docenti e 15 di collaboratori. Chi ha sottoscritto l'appello rivolto alla direzione della Ferrovia non ha nascosto, del resto, "stupore, incredulità e sommo rammarico". D'altro canto, come si è fatto notare, "da quasi 24 anni, infatti, l’osservatorio costituisce da una parte un importante punto di riferimento culturale per il nostro territorio, dall’altra un valido complemento alle strutture dedicate all’astronomia presenti in vetta. Ci riferiamo in particolare al 'Sentiero dei pianeti' e alla 'Meridiana', progettata dal professor Enzo Pfister con il supporto di un gruppo di studenti del nostro Liceo".
A non convincere, poi, sono le motivazioni addotte dalla direzione a supporto del trasferimento del telescopio e ritenute "ingiustificate". In altre parole, "il calo dell’interesse citato nel comunicato stampa - diffuso in origine, ndr - è frutto principalmente di una nuova politica aziendale non compatibile con le esigenze dell’osservazione notturna del cielo e ben lontana dai valori che il 'Percento culturale' della Migros persegue. Lascia perplessi, inoltre, il fatto che si sia giunti a questa conclusione senza coinvolgere direttamente la Società Astronomica Ticinese". I firmatari non possono, infine, dimenticare che l'osservatorio, nel 1996, aveva avuto una 'madrina' d'eccezione, l'astrofisica Margherita Hack.