Dopo la condanna (sospesa) dello scorso aprile era tornato all'opera. Poi, nuovamente, le manette (per lo stesso reato). Ora la prigione, poi l'espulsione
Stare lontano dagli pneumatici (non suoi) è un 'vizio' che non riesce proprio a togliersi. E così, di riflesso, quando la giustizia ti presenta il conto è difficile stare fuori anche dalle aule di tribunale. Così è (ri)successo, questa mattina, a un 27enne cittadino italiano, comparso per la seconda volta davanti alla Corte delle assise correzionali di Mendrisio presieduta dal Giudice Amos Pagnamenta. Giudice che non ha potuto fare altro che condannare nuovamente l'uomo, revocando altresì la condizionale alla precedente condanna, pronunciata nei suoi confronti meno di un anno fa. Era infatti il 17 aprile dello scorso anno quando al 27enne venne comminata una condanna sospesa a sei mesi di carcere (oltre a 5 anni di espulsione dalla Svizzera) per furto aggravato, ripetuto danneggiamento e ripetuta violazione di domicilio.
La sua colpa? Aver rubato, in 9 occasioni (oltre ai tre tentativi) gomme e cerchioni di auto a Chiasso, Mendrisio, San Pietro di Stabio e Novazzano. Ma pochi mesi dopo, a novembre, ecco il nuovo arresto. Ancora una volta per una serie di furti di pneumatici. Questa mattina, in aula, per il 27enne difeso dall'avvocato d'ufficio Roberto Rulli, si è trattato di ripercorrere una storia già conosciuta, così come i reati a lui imputati: furto aggravato, danneggiamento e violazione di domicilio ai quali si sono aggiunti la ripetuta violazione del bando (il divieto di entrare in Svizzera) e impedimento di atti dell'autorità. Per l'uomo nessuna condizionale, ma una condanna a 12 mesi di carcere e all'espulsione dalla Confederazione per 20 anni.