A spronare la Sezione, questa sera a Rancate, anche il Consigliere De Rosa e il presidente Dadò. Plebiscitati dall’assemblea i candidati per il Municipio.
Tre seggi: a questa tornata elettorale potrebbe essere questo il ‘mantra’ del Ppd a Mendrisio. Fuori dalla scena politica locale il municipale uscente Marco Romano, il partito dovrà respingere gli ‘attacchi’ degli avversari (in particolare da Destra e Sinistra) per mantenere lo statu quo; ovvero tre municipali a Palazzo civico. Il sindacato? ‘Ceduta’ la proverbiale poltrona due anni orsono al ballottaggio, a vantaggio del Plr – che ieri sera alla sua assemblea si è mostrato determinato quanto deciso a dare identità alla ‘sua’ politica di Centro –, questa condizione dovrà essere solo una parentesi. A farlo capire a chiare lettere, questa sera, è stato lo stesso presidente cantonale Fiorenzo Dadò, che ha voluto essere presente, come il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa, per il varo della campagna elettorale. La perdita del sindaco? «Momentanea», ha ribadito. Una cosa è certa, ha scandito: «Non possiamo assolutamente perdere posizioni alle Comunali, soprattutto nelle roccaforti e nei centri». Il messaggio è giunto, insomma, forte e chiaro.
Per tenere le posizioni, però, bisognerà emulare il risultato del 2016, che vedeva il Ppd primo partito della Città (con 1’813 schede), seguito da Plr, Lega-Udc-Ind. e Sinistra (oggi alleata con i Verdi nell’Alternativa). In che modo? Per cominciare, come in altri centri, anche qui la Sezione ha stretto un’intesa con i Verdi liberali (introdotti ieri dal presidente Massimo Mobiglia). E non vuole neppure scordare – come ha fatto memoria il presidente del giorno Gianluca Padlina – di essere ancora il partito di maggioranza a Mendrisio; posizione che intende conservare. A vigilare, in sala, gli ‘ex’ uomini di punta del partito (Carlo Croci in testa). A fare la differenza, quindi, una volta di più, il 5 aprile saranno i candidati e le strategie dei partiti. Per il Ppd l’assemblea ha plebiscitato la linea (e le candidature) messe in campo dalla Commissione cerca.
Il Ppd cittadino riparte, dunque, dai due municipali uscenti, il vicesindaco Paolo Danielli, classe 1977, in Municipio dal 2018, e la municipale Francesca Luisoni, classe 1981, che ha fatto il suo ingresso nell’esecutivo nel 2019. Non a caso entrambi sono ‘figli’ del ricambio generazionale a cui si è assistito a Mendrisio dentro le istituzioni. Nella corsa verso le urne e il rinnovo dei poteri comunali, il presidente della Sezione ha deciso, comunque, di non lasciarli soli. Anche Davide Dada Rossi, classe 1986, consigliere comunale uscente (lo è dal 2009), sarà pure lui della partita. Il gruppo popolaredemocratico – assieme a Generazione giovani e, come detto, in congiunzione con i Verdi Liberali – ha poi deciso di schierare al fianco degli uscenti e del presidente Monica Meroni-Braun, classe 1960, impiegata in un’azienda agricola, consigliera comunale uscente e seconda donna in lista, Fabrizio Poma, classe 1974, vice direttore di una fiduciaria e in Consiglio comunale dal 2000, Daniele Raffa, classe 1977, già candidato al Gran consiglio e attivo nella Commissione di quartiere di Mendrisio, nella vita responsabile aziendale e consulente mezzi ausiliari per disabili e anziani, e Marco Battaglia, classe 1987, imprenditore, vice presidente Verdi Liberali Ticino nonché membro del comitato dell’Iniziativa delle Alpi.
Da segnalare fra i 60 nomi per il Cc anche quello di Maurizio Agustoni, capogruppo in Gran consiglio, e dello stesso Marco Romano.
Le prossime mosse? Danielli si è detto «pronto e determinato ad assumere qualunque ruolo che le elezioni faranno sortire». Dal canto suo, Francesca Luisoni, «confida di poter continuare a vivere l’opportunità» che le è stata data un anno fa, tenendosi stretta la conquista di aver riportato, dopo anni, una donna in Municipio a Mendrisio.