La presidente ad interim mette fine al suo mandato ma resta a disposizione del comitato. ‘Siamo a un punto in cui bisogna svoltare per davvero’
C’è aria di cambiamento ai vertici della Società commercianti del Mendrisiotto (Scm). Nell’assemblea in programma questa sera a Mendrisio, infatti, i soci saranno chiamati a scegliere il sostituto di Tiziana Grignola. La presidente ad interim ha deciso di non continuare questa avventura. «Da subito era chiaro che il mio era un mandato temporaneo – ci spiega –. I miei impegni professionali mi impediscono di continuare un lavoro che, complice la situazione e il contesto commerciale in cui stiamo vivendo, sta diventando sempre più difficile da gestire. Resterò comunque a disposizione del comitato e cercherò, come ho sempre fatto, di dare una mano come posso. E mi auguro anche che in comitato arrivino facce nuove, ma è difficile trovare persone che si mettono a disposizione». L’anno in corso doveva essere quello della svolta. O almeno delle basi che avrebbero portato alla svolta. «In questo anno e mezzo di presidenza, con il comitato abbiamo cercato le soluzioni, ma abbiamo trovato solo degli spiragli – continua Tiziana Grignola –. Il mio messaggio non vuole essere negativo, anzi. Dobbiamo combattere contro una crisi troppo forte e con il disinnamoramento dei commercianti che porta a un calo del numero dei soci e, di conseguenza, a un calo delle entrate nelle casse della società». Uno degli obiettivi era l’introduzione di una figura professionale. «Il comitato della Scm è composto da volontari e capire come ribaltare questa situazione non è il nostro lavoro: ci serve qualcuno che ci dica come muoverci. Come ho già avuto modo di ripetere a più riprese, la crisi dei commerci è la nostra crisi, per cui il tempo che va dedicato alla propria attività per cercare di rimanere aperti diventa sempre di più».
La ‘colpa’ di questo scenario «non è di Chiasso o di Mendrisio, dei commercianti o della politica – aggiunge l’ormai ex presidente –. Le cose vanno male perché tutto sta cambiando. La politica economica e commerciale segue tendenze globali e non nasce in Ticino: bisogna forse fermarsi un attimo e capire cosa sta succedendo e nel frattempo ingegnarsi e trovare il modo per continuare a stare in piedi». La Scm, così come le altre società, può contare sul sostegno di Cantone, Camera di commercio e Federcommercio. «La volontà, nessuno lo nega, c’è. Ma si tratta di enti votati a qualcosa di più grande, per cui sono incapaci di aiutarci realmente». Allo stato attuale, conclude Tiziana Grignola, «bisogna capire che siamo arrivati a un punto in cui bisogna svoltare per davvero: organizzare eventi e presentarsi alla clientela con vetrine rinnovate e pulite è importante, ma non è più sufficiente».