La Società commercianti del Mendrisiotto riparte da Carlo Coen. Le ricette e le idee del nuovo presidente guardano al presente e soprattutto al futuro
«Non mi sono mai arreso e non voglio farlo ora». È con questo spirito che Carlo Coen ha deciso di guidare la Società commercianti del Mendrisiotto (Scm). Coen (cfr ‘laRegione’ di ieri) ha ricevuto martedì il testimone da Tiziana Grignola durante l’assemblea tenutasi nella storica cornice del Fiorista Della Santa di Mendrisio. Ad affiancarlo ci saranno Walter Baumgartner, Stefania Bertolazzi, Roberta Donadini, Davide Rampoldi, Maurizio Trecchi e Tiziana Grignola che ha scelto di continuare quale membro di comitato. «Non nego che la mia incapacità personale a ragionare come un commerciante mi è di grande ostacolo – ha spiegato Grignola durante l’assemblea, ribadendo che sin da subito era chiaro che la sua carica sarebbe stata temporanea –, e mi suscita una sgradevole sensazione di inadeguatezza e soprattutto di incompetenza».
Già presidente del Gruppo commercianti Chiasso e titolare di un negozio nella zona pedonale di Chiasso, Carlo Coen ha accettato la sfida. «Per essere presidente della Società dei commercianti bisogna fare questo lavoro – ci ha spiegato a margine dell’assemblea –. Ci vuole qualcuno che conosca le tematiche, le problematiche e soprattutto il pensiero dei commercianti». In seno al comitato si è discusso anche sull’opportunità di dare un futuro al lavoro della Scm. Sul tema, il parere di Carlo Coen è chiaro. «Il lavoro deve assolutamente continuare – ha precisato senza esitazioni –. Da pochi anni abbiamo assistito alla fusione tra le tre associazioni attive nel Distretto voluta per essere più forti e avere più voce in capitolo davanti ai Municipi di Chiasso e Mendrisio e ora parliamo di scioglimento? Non esiste proprio». Agli occhi del presidente «è assolutamente importante avere un’associazione di categoria come punto di riferimento con i vari commercianti».
Prima di Natale il presidente intende incontrare i commercianti attivi a Chiasso e a Mendrisio per avere «un primo scambio di informazioni, suggestioni e di costruttiva discussione». Partendo da un punto fermo: dimenticare il passato e pensare al futuro. «Non possiamo fermarci al passato perché il commercio è mutato radicalmente – ha aggiunto Coen –. Quelle che anni fa erano delle certezze, oggi non lo sono più: il commercio come lo abbiamo sempre visto e ipotizzato fino a poco tempo fa, non esisterà più». Su quale base bisogna lavorare? «Sarà fondamentale riconvincere la clientela svizzera che può trovare prodotti ugualmente competitivi e a prezzi concorrenziali anche nei nostri negozi. Se vogliamo dei negozi, qualcuno deve andarci: è inutile disperarsi quando un’attività chiude se poi non ci abbiamo mai messo piede».
Uno dei problemi della Scm, ma comune a tutte le associazioni, è reperire persone che si mettono a disposizione a titolo di volontariato. «In tanti si lamentano ma non fanno nulla – è la conclusione di Carlo Coen –. In tanti mi dicono che si potrebbe fare questo o quello. Basta entrare nell’associazione e darsi da fare, con il nostro supporto: siamo in pochi a mettere a disposizione il nostro tempo libero e non riusciamo a fare tutto quello che la gente vorrebbe». L’appello, insomma, è quello di farsi avanti. «Per riuscire a fare di più, dobbiamo anche essere di più. Detta in altre parole: aiutateci ad aiutarvi».