La nuova presidente Tiziana Grignola subentra (ad interim) a Paolo Pellegrini e traccia la linea: 'Dobbiamo compattarci'.
La Società commercianti del Mendrisiotto (Scm) ha un nuovo presidente. Nell’assemblea ordinaria di ieri sera, Tiziana Grignola è subentrata a Paolo Pellegrini. Quello assunto da Grignola è un incarico ad interim per un anno, in attesa delle nomine statutarie biennali che saranno ratificate il prossimo anno. «Non si tratta di un vero cambiamento ma di un passaggio di testimone», sono state le parole di Pellegrini davanti all’assemblea. Il presidente uscente aveva già dimissionato lo scorso anno, «ma il comitato mi ha chiesto di rimanere un altro anno perché non era il momento buono. Lascio per questioni professionali – anche altri membri del comitato hanno rinunciato per lo stesso motivo, ndr –. Il mio nuovo lavoro non mi permette più di dedicare il tempo che una presidenza come quella della Scm secondo me ha bisogno». La Società ha avuto conferma del sostegno del Municipio di Chiasso.
Il sindaco Bruno Arrigoni, presente con i municipali Sonia Colombo Regazzoni e Davide Lurati, ha ricordato che «quello del commercio non è un problema di Chiasso ma generale» e ha ribadito il ruolo di interlocutore della Scm. «Noi ci siamo: bisogna lottare. Ci sono nuove attività che arrivano a Chiasso e portano gente. Persone che possono accontentare un settore ma non si riesce a convogliare su altri». Il 30 giugno Chiasso ospiterà il mercato di Forte dei marmi. Una manifestazione che, ha concluso Arrigoni, «speriamo porti indotto anche a chi lavora intorno».
‘Non è una pepa tencia’
Nel suo discorso di insediamento, Tiziana Grignola ha subito sottolineato che «non ho preso una pepa tencia: sono contenta e orgogliosa di continuare quello che Paolo ha cominciato». Quali le soluzioni che intende portare per il rilancio del commercio nel distretto? «Il comitato non può promettere nulla perché di bacchette magiche non ce ne sono – ha spiegato la presidente –. Il momento di cambiamento è radicale e dobbiamo compattarci, il comitato lo farà». Tre i punti sui quali Tiziana Grignola ha posto l’accento. «Avremmo bisogno di qualcuno che esegue le nostre idee a titolo professionale. Continuerà su questa strada, cercando la collaborazione degli enti sopra di noi». La situazione attuale «è triste – ha aggiunto –, ma non ci dobbiamo arrendere. Da soli probabilmente non ce la facciamo: abbiamo bisogno di una mano dall’alto perché quelli che stanno affogando siamo noi». La presidente ha infine esortato i soci a «non dare più la colpa agli altri per qualcosa di cui abbiamo colpa noi: dobbiamo rimanere uniti e non vanificare gli sforzi».
‘Il merito è del gruppo’
Il bilancio di Paolo Pellegrini, che resterà a disposizione della Scm per il futuro, è positivo. «In questi cinque anni abbiamo lavorato bene, grazie anche a un bel gruppo dal quale ho imparato molto – ha spiegato Pellegrini –. Il tutto compatibilmente col fatto che il nostro è volontariato». La mancata professionalizzazione della Scm è il suo principale rimpianto. «Peccato. Il momento era quello giusto ma il messaggio non è stato recepito. Questo passo, per me, era sinonimo di affidare mandati esterni e avere qualcuno da far lavorare sui nostri progetti». Nonostante questo specifico rammarico, «lascio una società sana come l’ho trovata, con quasi il doppio dei soci (oggi 135, -4 rispetto al 2016): si è lavorato molto in un momento molto difficile.
Questa crisi congiunturale ha coinvolto tutti con gli ormai noti problemi: vendite online, concorrenza Oltrefrontiera e diminuzione dell’interesse verso la vendita al dettaglio». Passando alle attività, Pellegrini non vuole assumersi meriti. «Quello che è stato fatto, che è tanto, è merito del gruppo – ha concluso –. Una cosa nata da una mia idea, poi sviluppata con il comitato, è l’unione sotto il cappello della Scm delle tre associazioni del distretto». Tra le altre attività, l’ex presidente ha citato la riorganizzazione del mercato di Chiasso e il miglioramento dei rapporti con la Camera di commercio e le società ‘consorelle’ di Bellinzona, Locarno e Lugano.