Mendrisiotto

Un Distretto sportivo

Al tavolo del Gruppo di lavoro intercomunale si è aperta la fase due. Obiettivo: creare un ente gestore regionale degli impianti. Ci stanno 14 Comuni su 15

(foto Ti-Press)
16 febbraio 2019
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Tracciata la mappa del ‘patrimonio’ sportivo del Distretto con il suo centinaio di infrastrutture (pubbliche e private) e 158 società, adesso il discorso si fa serio. Per il Gruppo di lavoro che sta tirando la volata è arrivato il momento di passare alla ‘fase due’ e di stringere sull’obiettivo finale: creare un ente (quale è ancora da definire) a cui affidare la gestione delle infrastrutture presenti sul territorio regionale. Del resto, nel Mendrisiotto e Basso Ceresio sono tutti (o quasi) pronti ad aprire la discussione. Interpellati, su 15 Comuni, in 14 hanno, infatti, aderito all’idea di avventurarsi su questo terreno. All’appello, ci fa sapere il capodicastero Sport e tempo libero di Chiasso Davide Lurati, manca solo Balerna. Ora, però, il primo pensiero è per la strategia da mettere in campo. Il Gruppo – composto dai rappresentanti di Chiasso, Mendrisio e Coldrerio oltre che dell’Ente regionale per lo sviluppo e dai tecnici – ne ha dsicusso mercoledì, al primo incontro della seconda fase. Lurati sa bene che si tratta di una corsa a tappe e che lo sforzo per centrare il risultato finale sarà prolungato. La soddisfazione è, in ogni caso, tanta. E non lo nasconde di certo. «Sono veramente contento – ci dice – dei risultati ottenuti da tutti i Comuni coinvolti in questo progetto. Non solo abbiamo raccolto un’adesione corale – con l’eccezione detta, ndr – a varare la ‘fase due’, ma pure la disponibilità a finanziare il prosieguo dell’analisi – affidata agli stessi professionisti della Comal, ndr – e a mettere in rete le informazioni sui singoli impianti». Unico punto, quest’ultimo, al quale anche Balerna si è ‘associato’, manifestando, per contro, una certa resistenza a sottoscrivere questa sorta di patto sportivo preliminare. Il che può aver spiazzato: su un altro versante (le case anziani) Balerna aveva, invece, contribuito ad avvicinare all’idea di ente gestore. Ciò non ha intaccato, comunque, la soddisfazione di Lurati. «Sono felice perché è stato capito il principio dell’operazione. Ora, quindi, ci siederemo di nuovo al tavolo, come capofila, per coordinare i passi successivi: coinvolgendo chi ha detto di ‘sì’ e, al contempo, le società sportive e disegnando una ‘road map’ verso l’ente unico». Una strada che, in realtà, era stata indicata ormai 8 anni orsono. A lanciare un sasso nello stagno regionale era stato da queste stesse colonne Marco Tela, all’epoca presidente del Plr distrettuale. Da semplice cittadino aveva avvertito la necessità di suscitare il dibattito proprio attorno all’idea di un ente gestore a cui affidare la cura delle infrastrutture del Mendrisiotto, avvantaggiandosi, aveva suggerito, sul piano pratico ed economico e cominciando a «pensare un po’ più in grande». Un invito che oggi il Distretto sembra essere maturo per raccogliere. D’altro canto, come fa notare ancora Lurati, «un primo obiettivo lo si è già raggiunto, se consideriamo il numero di Comuni che ci hanno seguito: per me è già un successo». Rotto il ghiaccio, cosa ci si aspetta? «Adesso arriva il difficile – ammette Lurati –: mettere a fuoco i prossimi passi, sempre tenendo in considerazione che, in attesa dell’ente, abbiamo delle priorità impellenti, emerse nel corso dello studio condotto sulla situazione attuale, e che non possono attendere: questa è la vera sfida». Nell’elenco degli impianti bisognosi di un intervento urgente si trova (e in cima), la pista d’atletica di Chiasso «Sarà uno dei temi della riunione di mercoledì: questa (come altre) è una delle priorità per il Distretto». Insomma, la nuova prospettiva regionale modifica anche l’approccio ai problemi. In linea di conto, fa notare pure Paolo Danielli, a capo del Dicastero sport e tempo libero di Mendrisio, entra altresì la destinazione dell’area di svago pubblica ritagliata a Valera, sullo sfondo la piscina coperta. Certo, casse permettendo.