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La ‘sbandata’ del Tilo aspetta spiegazioni

Per qualche motivo, a Sigirino ha imboccato un binario morto per poi finire vicino al fiume: notevoli i danni

Come un treno nel bosco
(Rescue Media)
20 dicembre 2024
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Restano ancora da chiarire le cause del deragliamento di un Tilo oggi venerdì verso mezzogiorno in territorio di Sigirino. Il convoglio è uscito dai binari finendo a pochi metri dal corso del fiume Vedeggio. Non si registrano feriti, in quanto il treno in quel momento viaggiava “vuoto”. Senza passeggeri, e dal comunicato di polizia sembra di capire che non vi fosse nemmeno il macchinista. Sono intervenuti agenti della Polizia cantonale, la Polizia dei trasporti e, in supporto, la Polizia del Vedeggio. Sul posto anche l'organizzazione Intervento delle Ffs, i Pompieri di Lugano e del Monteceneri. Il traffico ferroviario è al momento interrotto sulla linea di montagna tra Taverne e Rivera per consentire gli accertamenti del caso e la messa in sicurezza per un successivo sgombero. Sono stati predisposti bus sostituivi per coprire la tratta.

‘Partito’ per sbaglio?

Che cosa sia esattamente successo potrà essere appurato solo al termine degli accertamenti: sul posto oltre a polizia e pompieri si sono attivati gli specialisti del Servizio svizzero di inchiesta sulla sicurezza (SiSi) per svolgere un'inchiesta. Da quanto si è potuto vedere sulla scena dell'incidente, il treno coinvolto è un Etr 524 ‘Flirt’ della Stadler, un modello della seconda serie, la più recente, che viaggiava verso sud. Dalle informazioni disponibili risulta che, per motivi che andranno chiariti, giunto a uno scambio il Tilo ha imboccato un binario morto e poi, dopo aver abbattuto delle protezioni, continuato la corsa fin quasi alla riva del fiume, probabilmente fermato da degli alberi prima di finire in acqua. Resta da capire se sia stato deviato intenzionalmente sul binario secondario dal sistema di sicurezza delle Ffs, un'ipotesi plausibile nel caso di una mancanza del macchinista, ma che attende conferma. Il Tilo appare pesantemente danneggiato, mentre per quanto riguarda la linea, essa è «parzialmente danneggiata» ci dice il portavoce di Ffs Patrick Walser, che però non ha potuto esprimersi sulla dinamica dell'accaduto, così come la società Tilo.

Posticipata la riapertura della linea di montagna

La riattivazione della ferrovia ha preso più tempo di quanto in un primo momento previsto. Inizialmente prevista intorno alle 18, è slittata di molte ore e dovrebbe realizzarsi solo sabato mattina. Un pronostico anche approssimativo risultava piuttosto complicato, ci ha detto sempre Patrick Walser, dal momento che si trattava di spostare il treno ed effettuare le riparazioni del caso all'infrastruttura.

Fortunatamente, in questo caso, il grosso del traffico ferroviario tra Lugano e Bellinzona non è stato fermato da questo incidente siccome passa nella sottostante galleria Alptransit del Ceneri. Per quanto riguarda i treni passeggeri, il vecchio percorso ‘di montagna’ normalmente viene frequentato soltanto dalla linea S90 Giubiasco-Mendrisio che serve appunto le stazioni della Valle del Vedeggio.

Non è un periodo fortunato per i popolari treni della Tilo. Alla fine di novembre un treno della S10 si è bloccato all'interno della galleria del Ceneri, intrappolando al suo interno i viaggiatori. È andata ancora peggio ai passeggeri del RegioExpress bloccatosi poco dopo essere ripartito da Milano Centrale alla volta del Ticino. Cinque ore senza acqua nè elettricità, aspettando i soccorsi delle ferrovie italiane, a loro volta incappate in una grottesca défaillance.

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