Un 47enne è stato processato oggi alla Corte delle Assise correzionali di Lugano, per aver scippato oltre 20mila franchi in pochi mesi
Se siete tra quelle persone che usano la propria data di nascita come codice PIN per le carte bancomat, sareste potuti essere tra le vittime dell’imputato condannato quest’oggi alla Corte delle Assise correzionali di Lugano. Sì, perché l’imputato, un cittadino rumeno di 47 anni, era solito a rubare portafogli (lui ha sostenuto di trovarli, ma andiamo con ordine), e poi utilizzare le carte al loro interno per andare a prelevare. Stando a quanto dichiarato da lui stesso in aula, la data di nascita viene utilizzata come codice di sicurezza più spesso di quanto si possa pensare. Per non parlare delle persone che lasciavano un biglietto con scritto il codice direttamente nel portafoglio. L’uomo, rappresentato dall’avvocata Chiara Foletta, ha agito in varie località della Svizzera, tra il settembre del 2023 e l’aprile di quest’anno, mettendo a segno almeno 15 furti, racimolando più di 20mila franchi in pochi mesi. Per questo, la giudice Francesca Verda Chiocchetti lo ha condannato a una pena di 20 mesi di detenzione, dei quali metà sospesi per un periodo di quattro anni. L’uomo verrà inoltre espulso dalla Svizzera. Il procuratore pubblico, Moreno Capella, aveva chiesto che la pena fosse interamente da scontare. Il 47enne dovrà anche rimborsare parte del maltolto ad alcune vittime.
L’uomo in aula ha però sostenuto fermamente di non essere un ladro, ma di limitarsi a usare le carte dei portafogli che trovava. Dal momento che questi ‘ritrovamenti’ avvenivano in locali notturni molto frequentati, si è giustificato dicendo che la gente tende a dimenticare le cose nei bagni per via dell’alcol e della droga. Un tasso di dimenticanze che la Corte ha ritenuto inverosimile.