Rispondendo a un’interrogazione di Tuto Rossi, il Consiglio di Stato ha fornito cifre e fatti sulla giudicatura, per la quale si voterà fra pochi giorni
Sono state 689 su 854 globali le sentenze emanate da Silvia Tagliati nel 2023 e nei primi otto mesi del 2024. Il ruolo preponderante della giudice di pace supplente, circa l’80% del totale, di Lugano Est rispetto al titolare Fabrizio Demarchi emerge dalla risposta del Consiglio di Stato (CdS) a un’interrogazione del granconsigliere Tuto Rossi (Udc), che chiedeva di fare il punto sulla situazione nella più popolosa giudicatura di pace del cantone. Un tema di strettissima attualità, dato che la prossima domenica si scoprirà l’esito del voto tra la stessa Tagliati e Giovanna Viscardi (Plr), entrambe in lizza per sostituire Demarchi, dimissionario per motivi di salute.
Il CdS spiega che quando Demarchi è entrato in carica, ossia il 1° gennaio del 2023, c’erano 32 incarti pendenti. L’anno precedente, in totale, sono state 417 le cause introdotte. Cifra cresciuta a 499 nel 2023, per arrivare a 365 nei primi otto mesi di quest’anno. Per quanto riguarda le sentenze, se per il 2022 non ci sono dati sulla ripartizione fra titolare e supplente (in totale le decisioni emesse sono state 321), diverso il discorso per gli altri due anni presi in esame: nel 2023 sono state emanate 409 decisioni, 165 delle quali dal giudice di pace titolare e 244 dalla sua supplente. Un numero cresciuto nel 2024, sebbene l’anno non sia ancora finito: 445 decisioni, tutte della supplente.
Demarchi, lo ricordiamo, lascia per motivi di salute. Sebbene durante l’anno corrente tutte le decisioni siano state prese da Tagliati, Demarchi ha comunque percepito l’indennità (quasi 18’000 franchi) per il periodo gennaio-giugno. Dal 1° luglio invece si è sospeso dalla carica e non percepisce l’indennità per la seconda parte dell’anno, mentre le dimissioni sono effettive al prossimo 31 dicembre. Dimissioni, chieste dal presidente del Consiglio della magistratura per far fronte a una situazione di lavoro che si stava accumulando. Da allora la supplente copre il titolare in toto. Il CdS, a tal proposito, precisa che la nomina di un supporto giuridico a una giudicatura in difficoltà non rientra nei compiti della Divisione giustizia e che anche per questo motivo nel caso specifico non è stato affiancato un supporto puntuale. Tuttavia, il CdS ha attribuito già da tempo dei mandati di consulenza giuridica e organizzativa a tutte le giudicature e per il biennio 2024-25 tale mandato è stato assegnato agli avvocati Giorgio Bassetti ed Enrico Pusterla.