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La Biennale del territorio dà uno sguardo al futuro

Il festival di architettura, che avrà il suo epicentro nel parco di Villa Saroli a Lugano, proporrà performance per riflettere su quello che ci aspetta

Uno stralcio della scorsa edizione
2 ottobre 2024
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«Dopo anni in cui ci siamo concentrati su una visione apocalittica e sulle crisi in corso, nell’edizione di quest’anno vogliamo guardare al futuro pensando a scenari positivi». Le parole di Ludovica Molo, direttrice dell’Istituto internazionale di architettura (I2A), si riferiscono alla quinta edizione della Biennale svizzera del territorio, che si terrà questo fine settimana a Lugano. Il tema scelto per questa edizione del festival di architettura è infatti ‘Back to the future’. «È un invito soprattutto ai giovani – prosegue Molo – a ritornare a mettere al servizio della collettività la creatività degli architetti, a usarla per pensare a delle visioni e a degli scenari positivi, e a riappropriarsi del futuro». Il festival è composto da una serie di eventi e attività, che si svolgeranno per la maggior parte nel parco di Villa Saroli (peraltro sede di I2A dal 2015), che inizieranno giovedì pomeriggio con il simposio della Fondazione svizzera per la cultura della costruzione, e che continueranno fino a sabato sera.

Dopo il simposio, a partire da venerdì pomeriggio si entrerà nel vivo della Biennale. «Abbiamo indetto un concorso per delle performance e delle installazioni – spiega Molo –. Sono stati inoltrati 120 progetti da tutto il mondo e una giuria ne ha selezionati dieci. Questi verranno inaugurati venerdì nel parco di Villa Saroli, e saranno dei progetti che ci parlano in qualche modo del futuro in maniera performativa, leggera e ludica, sollevando però dei temi importanti legati a una prospettiva di quello che ci aspetta». I progetti esposti nel parco saranno poi visibili al pubblico fino al 30 novembre. Sabato mattina sarà invece la volta di una passeggiata lungo il Cassarate, che partirà dal Maglio, sul piano della Stampa. «Sarà una passeggiata lungo il fiume, dove troveremo sette postazioni. In ogni postazione porremo una domanda rivolta al futuro, a cui si cercherà in gruppo di dare una risposta, aiutati anche da relatori ed esperti che saranno presenti. Sarà possibile unirsi anche lungo il percorso, e una volta tornati a Villa Saroli, ci sarà una risottata offerta per tutti».

«A partire da sabato pomeriggio, il parco della villa diventa una sorta di giardino della Biennale – conclude Molo –. Ci sarà la Soleggiata con bibite e food track, ma anche performance e laboratori dedicati ad adulti e bambini. La sera poi diventerà proprio una festa aperta a tutti. Tutto il programma è gratuito e accessibile a chiunque». Per iscriversi a conferenze e laboratori e vedere il programma del festival, visitare il sito www.biennale.i2a.ch/.

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