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‘La cocaina è pericolosa, ma lui non sembra averlo capito’

Condannato a 3 anni e 2 mesi da scontare il 33enne del Luganese che aveva trafficato ingenti quantitativi di droga. Il processo si era svolto lunedì

Si trattava solo di un pesce piccolo
(Ti-Press)
29 agosto 2024
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È stato condannato a 3 anni e 2 mesi da scontare, il 33enne processato lo scorso lunedì per aver trasportato e spacciato ingenti quantitativi di cocaina. Più precisamente, si parla di due crimini distinti: il primo, avvenuto nel 2011, riguarda il supposto trasporto di un chilo di cocaina, mentre nel secondo caso, si tratta di diversi episodi di trasporto e spaccio avvenuti tra il 2021 e il 2024, dopo aver passato diversi anni in Repubblica Dominicana – suo Paese natio, sebbene l’imputato sia cittadino svizzero –. Abbiamo scritto supposto, perché il sopracitato chilo di droga non è mai stato comprovato, essendo stato rinvenuto unicamente il provento, pari a 30mila franchi. Durante l’inchiesta l’imputato aveva dichiarato che il quantitativo non era superiore ai 300 grammi e, non potendo provare il contrario, è valso il principio in dubio pro reo. Per questo la pena decisa dal giudice Siro Quadri è inferiore a quella richiesta dal procuratore pubblico Nicola Borga, che aveva optato per una condanna a quattro anni di carcere. L’avvocato difensore Tommaso Manicone, aveva invece proposto una pena interamente sospesa, in virtù della supposta collaborazione dell’imputato con l’autorità.

«Non si tratta di un caso di poca entità – ha detto Quadri durante la lettura della sentenza –, anche solo basandosi sul quantitativo di droga ritrovata. Quello che preoccupa la Corte, è che l’imputato non sembra aver compreso la pericolosità di quanto ha commesso. La cocaina è una sostanza che mette in serio pericolo la gente, ma lui non pare averlo capito».

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