Luganese

‘Poteva ucciderlo e ne ha accettato l’eventualità’

Condannata a 36 mesi sospesi in favore di un trattamento stazionario la 27enne che a ottobre accoltellò un amico

(Ti-Press/Archivio)
29 luglio 2024
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La 27enne che il 25 ottobre scorso accoltellò un suo conoscente presso il suo appartamento è stata condannata a 36 mesi sospesi in favore di un trattamento stazionario. La Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti, ha riconosciuto la giovane colpevole del principale reato per cui era accusata, ovvero tentato omicidio intenzionale, ma per dolo eventuale. «Il colpo al collo avrebbe potuto uccidere la vittima. L’imputata ha accettato che quel gesto avrebbe potuto uccidere il suo conoscente, pur non desiderandolo».

L’episodio, lo ricordiamo, è avvenuto la mattina del 25 ottobre, dopo una nottata passata a consumare stupefacenti. Vittima e imputato, che inizialmente erano in compagnia di altre tre persone, hanno iniziato a litigare quando lui insisteva nel voler rimanere nell’abitazione della 27enne. Nell'escalation della lite, l’imputata ha preso il coltello da cucina nel tentativo di spaventarlo e indurlo ad andarsene. Gesto che non è servito ad allontanarlo. Rimasti soli nell’appartamento, la donna ha infine sferrato più coltellate verso la vittima, colpendola al collo, al volto, alle mani e alla coscia destra, fortunatamente senza causare ferite serie.

La giovane è stata inoltre condannata per tentate lesioni gravi, anche in questo caso per dolo eventuale, lesioni semplici con oggetto pericoloso, esposizione a pericolo della vita altrui e infrazione e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.

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