Luganese

‘Ha agito unicamente a scopo difensivo’

La difesa della 27enne che il 25 ottobre scorso ha accoltellato un conoscente in via Ceresio a Pregassona si è battuta per un trattamento stazionario

(Ti-Press/Archivio)
29 luglio 2024
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Per la difesa, l’imputata va prosciolta dai principali capi di imputazione e condannata al massimo per lesioni semplici con oggetto pericoloso. È questo quanto sostenuto dall’avvocata Demetra Giovanettina durante la sua arringa in difesa della 27enne che il 25 ottobre scorso in via Ceresio a Pregassona, durante una lite, ha accoltellato un cittadino marocchino residente in Italia, con un coltello da cucina con lama seghettata di 11 centimetri. «Il comportamento dell’imputata è scaturito unicamente a scopi difensivi, la dinamica del ferimento è accidentale e nasce da dei movimenti volti a liberarsi. Si è sentita minacciata e, tra i suoi disturbi della personalità multipla e l’effetto degli stupefacenti, era alterata». In estrema sintesi, per queste ragioni, la difesa ha chiesto che la pena non superi i tre anni e che sia in favore di un trattamento terapeutico stazionario per curare la sua tossicodipendenza.

L’episodio, lo ricordiamo, è avvenuto la mattina del 25 ottobre, dopo una nottata passata a consumare stupefacenti. Vittima e imputato, che inizialmente erano in compagnia di altre tre persone, hanno iniziato a litigare quando lui insisteva nel voler rimanere nell’abitazione della 27enne. Nell'escalation della lite – in base a quanto contenuto nell’atto d’accusa elaborato dal procuratore pubblico Pablo Fäh – l’imputata ha preso il coltello da cucina nel tentativo di spaventarlo e indurlo ad andarsene. Gesto che non è servito ad allontanarlo. Rimasti soli nell'appartamento, la donna ha infine sferrato più coltellate verso la vittima, colpendola al collo, al volto, alle mani e alla coscia destra, fortunatamente senza causare ferite serie.

Durante la fase interrogatoria di stamani, la 27enne ha affermato che voleva solamente liberarsi di lui, ma che non voleva ferirlo. La sentenza, che verrà pronunciata dalla presidente della Corte delle Assise criminali di Lugano, Francesca Verda Chiocchetti, è attesa per le 18.30 di stasera.