Il duo, composto da un 33enne e da un 31enne, ha cercato di mettere a segno diverse truffe nel Malcantone e in altre aree negli ultimi giorni
La cooperazione tra il Ministero pubblico, la Polizia cantonale e l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini ha portato all'arresto di due sospetti truffatori. I due uomini, di 33 e 31 anni, entrambi cittadini polacchi residenti in Polonia, sono sospettati di essere coinvolti in una serie di tentate truffe agli anziani, comunemente note come ‘chiamate shock’. Questi tentativi di truffa sono avvenuti nel Malcantone e in altre aree negli ultimi giorni.
Le ‘chiamate shock’ sono un metodo di truffa ben noto, in cui i truffatori si spacciano per personale medico o agenti di polizia e richiedono urgentemente una grossa somma di denaro per coprire le spese mediche o la cauzione per un parente stretto in gravi condizioni di salute o coinvolto in un incidente stradale. Sfruttando la pressione del tempo, i truffatori costringono le loro vittime a consegnare immediatamente denaro o beni custoditi in casa.
I due sospettati sono stati arrestati mentre entravano in Svizzera a bordo di un'auto con targhe polacche, al valico di Ponte Tresa, da agenti dell'Udsc. Sono accusati di tentata truffa aggravata.