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Campione d’Italia, il sindaco ritiene ‘oziose’ le critiche

Roberto Canesi respinge al mittente le parole di Simone Verda che definiva un ‘mondo di privilegiati’ lo stato dei dipendenti comunali

(Ti-Press / archivio)
18 giugno 2024
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Ha varcato i confini comunali per diventare un caso nazionale lo stipendio percepito dai 14,5 dipendenti (uno è part-time) del Comune di Campione d’Italia. Lo è diventato dopo che i consiglieri comunali di minoranza Simone Verda e Gianluca Marchesini hanno scritto una lunga lettera al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella nella quale sostengono che in riva al Ceresio c’è «un mondo di privilegiati» per via degli stipendi percepiti (da 7 a 15mila franchi netti al mese) dai dipendenti comunali. Una vicenda che ha fatto precipitare l’enclave in un cono d’ombra: da qui una lettera che Roberto Canesi, sindaco di Campione d’Italia, ha scritto ai due consiglieri di ‘Campione 2.0’. Canesi innanzitutto sottolinea che «le retribuzioni del Comune sono state oggetto di specifiche normative da parte dei ministeri competenti e della giustizia amministrativa e del lavoro».

I primi due assegni considerati legali nel 2018 da Claudio Cervellini, direttore centrale del Mef, che aveva bocciato l’indennità per differenza cambio. A questo proposito Canesi ricorda che Simone Verda, in qualità di vicesindaco, non aveva mai sollevato dubbi sulla indennità cancellata (era in vigore dal 1996) in quanto illegittima. Canesi ricorda che «le sentenze intervenute (nel corso degli anni, l’ultima della Corte d’Appello di Milano, dello scorso mese di maggio, ndr) che hanno confermato la retribuzione complessivamente riconosciuta al lavoratore comunale, condannando sia il Comune di Campione d’Italia, sia lo stesso Ministero», per cui il sindaco dell’enclave, alla luce del quadro normativo e contrattuale, ritiene «oziosa e giuridicamente superata la questione degli stipendi dei dipendenti comunali», nello stesso tempo auspica «un chiaro confronto in Consiglio comunale sulle varie tematiche (pare di capire anche sul condominio di Bissone) e su quelle del rilancio del paese e del Casinò».