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A Campione d'Italia ‘si è creato un mondo di privilegiati’

Due consiglieri denunciano al presidente della Repubblica gli stipendi ‘dorati’ degli impiegati comunali

Il Municipio di Campione
(Ti-Press)
16 giugno 2024
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Quando ancora non si è spenta l'eco legata al condominio Mon Rêve in costruzione a Bissone a ridosso del Santuario di Santa Maria dei Ghirli e del cimitero di Campione d'Italia (costruzione segnalata al Fondo Ambiente Italiano, che oltre a una censura non potrà andare), in riva al Ceresio si apre un nuovo capitolo, a seguito di una lunga lettera che i consiglieri comunali di minoranza Simone Verda e Gianluca Marchesini (Campione 2.0) hanno inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per segnalare come nell'enclave “si è creato un mondo di privilegiati (14,5 dipendenti comunali, 14 a tempo pieno, e uno part time, ndr) e un mondo (quasi la totalità) di persone che fanno fatica poiché nel paese vige un dissesto economico dal 2018 e le tasse sono al massimo”.

Campagna moralizzatrice

È bene precisare che al massimo sono le tasse comunali, in quanto quelle sul reddito, nella difficile situazione che si era venuta a creare a Campione d'Italia dopo la chiusura del Casinò e gli esuberi in Consiglio comunale, sono state dimezzate. Non è la prima volta che Campione 2.0 denuncia quelli che il gruppo consiliare di minoranza considera i salari dei ‘comunali’ dell'enclave “ingiustificabili” “arbitrari” e “anacronistici”. La campagna moralizzatrice è iniziata lo scorso anno. Allora era stato preso di mira lo stipendio della segretaria comunale, che nel frattempo è andata in pensione. Nella missiva spedita al Capo dello Stato si sostiene che i 14,5 dipendenti al Comune costino 2,7 milioni di euro (180mila a testa), mentre gli stipendi netti variano da 7 a 15mila euro al mese. Ciò lo si deve al fatto che a formare gli stipendi dei comunali dell'enclave concorrono diverse voci che vanno ad aggiungersi a quanto previsto dal contratto nazionale dei dipendenti della Pubblica amministrazione: tre indennità legate alla peculiarità di Campione d'Italia. Sugli stipendi dei dipendenti comunali dell'enclave si è chinato anche Claudio Cervellini, direttore centrale del Ministero delle finanze e dell'economia, consulente della Procura di Como, che aveva rilevato illegittimo l'assegno ad personam istituito nel 1996 dalla giunta municipale guidata da Roberto Salmoiraghi (assegno soppresso dallo stesso sindaco nel 2017, anno in cui è tornato in carica). A seguito dei rilievi dell'alto dirigente del Mef un centinaio fra dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Campione d'Italia sono stati chiamati a restituire alle casse comunali la somma complessiva di 4 milioni e 662mila franchi.

Per cercare di capire se c'erano strade percorribili per cercare di calmierare gli stipendi dei dipendenti comunali sia il commissario prefettizio Giorgio Zanzi che il sindaco Roberto Canesi hanno chiesto lumi ai ministeri competenti (Interno e Finanze). Tentativi andati a vuoto.

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