Versata la quota parte per la depurazione delle acque (gestioni 2021 e 2022). Il sindaco Roberto Canesi chiede di modificare gli accordi risalenti al 2004
«La scorsa settimana abbiamo pagato l’ultimo debito che avevamo con Lugano», dice Roberto Canesi, sindaco di Campione d’Italia. La somma che l’enclave ha versato nelle casse comunali della Città si aggira attorno a 500mila franchi ed è riferita alla quota di competenza dei costi generali del Consorzio Depurazione Acque Lugano e Dintorni (Cdaled): si tratta di scoperti a carico di Campione d’Italia per gli anni di gestione 2021 e 2022 (fino a metà ottobre). Conti scoperti che ammontavano a 418’000 franchi. Per chiudere definitivamente la partita, che nel 2021 in Ticino aveva sollevato non poche polemiche, rimane il pagamento di una quota minima (alcune decine di migliaia di franchi) a carico dell’Organo straordinario di liquidazione, che il sindaco Canesi ha invitato a saldare.
«Da parte nostra, non c’è mai stata la volontà di non pagare il dovuto – continua il sindaco dell’enclave –. Quello che Campione, ancor prima che arrivassi io, ha sempre continuato a chiedere è una differente ripartizione dei costi, considerato che dall’anno in cui siamo entrati nel consorzio, cioè nel 2004, in fatto di abitanti, molte cose sono cambiate: Lugano continua ad aumentare la popolazione residente, mentre la nostra è cambiata. Da qui la richiesta di modificare gli accordi ormai datati. Abbiamo proposto di quantificare la ripartizione dei costi sulla base di quanto conferito all’impianto di depurazione. La scorsa settimana era in programma un incontro con Lugano che è stato rinviato. Comunque sono certo che a breve un accordo sarà trovato».