A Bissone, Grosa invia un reclamo al Municipio, mentre a Campione, dopo l'interrogazione, interviene il capodelegazione europea di Fratelli d’Italia
Rischia di diventare un caso internazionale il condominio in costruzione a Bissone a ridosso del cimitero e del santuario di Santa Maria dei Ghirli, che è stato recentemente inserito nel progetto di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. Le norme italiane prevedono per l’edificazione di una qualsiasi struttura una distanza minima di 200 metri da un camposanto. Il complesso residenziale “Mon rêve” in costruzione a Bissone, invece, è a cinque metri dal cimitero dell’enclave, ma è in territorio svizzero dove la legge obbliga a costruire a cinque metri dai confini privati e dalle strade comunali.
Attorno al cantiere per la costruzione della palazzina a lago, si susseguono le polemiche e le domande, da una parte all’altra del confine. A Bissone, nei giorni scorsi, il municipale Ludwig Grosa ha inviato un reclamo scritto al Municipio, sostenendo di essere stato aggredito dal capotecnico Roberto Wullschleger, che ha rassegnato le dimissioni dall’incarico, mentre negli uffici comunali stava visionando l’incarto relativo alla domanda di costruzione del mappale 11. Un reclamo nel quale Grosa sostiene di essere stato spintonato e minacciato con frasi intimidatorie. Pertanto, il municipale chiede al Municipio di prendere i provvedimenti del caso, a sua tutela e a tutela del personale della cancelleria e si riserva di denunciare il fatto nelle sedi giudiziarie. A Campione d’Italia, dopo l’interrogazione firmata da Simone Verda e Gianluca Marchesini in merito alla costruzione del condominio ‘Mon rêve’, è intervenuto il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, lombardo d’adozione, destinato a tornare a Bruxelles, in quanto candidato per l’appuntamento elettorale di sabato 8 e domenica 9 giugno.
Fidanza, in una nota inviata ai campionesi fa sapere: “In quanto europarlamentare, sono particolarmente attento al territorio e sono a conoscenza della direttiva dell’Unione europea che ha incluso Campione d’Italia nello spazio economico doganale europeo. Senza entrare nel merito, mi faccio carico da subito di interrogare gli uffici competenti a Bruxelles e la Commissione europea al fine di risolvere la questione del confine che vede ovviamente l’Europa responsabile di una eventuale decisione con uno Stato che non è membro, la Svizzera. La maestosa struttura vicino a un sito del patrimonio Fai, ha destato grande sorpresa e stupore non solo tra la popolazione di Campione d’Italia, ma anche altrove. Mi impegnerò a ottenere delle risposte, quindi a informare l'intera comunità campionese”.