Nel 2023 c’è stato un aumento dei ricoveri del 7%. E sebbene il risultato economico sia meno soddisfacente rispetto agli anni precedenti, non preoccupa.
Più ospedalizzazioni, ma un risultato economico meno soddisfacente rispetto agli anni precedenti, che tuttavia non preoccupa. Questo, in estrema sintesi, il 2023 del Gruppo Ospedaliero Moncucco (Gom), che ha presentato oggi ha presentato il rapporto d’esercizio dello scorso anno. Un anno molto importante, in quanto il primo in tandem tra la Clinica luganese e la Santa Chiara di Locarno. Nel documento presentato alla stampa da Mauro Dell’Ambrogio, presidente del Consiglio di amministrazione (Cda), e Christian Camponovo, direttore della clinica, viene evidenziata l’importanza nel coprire il fabbisogno di cure della popolazione ticinese.
Finalmente chiusa la questione Covid, il 2023 ha segnato il primo anno di attività dopo la fusione societaria dei due nosocomi. Dal rapporto è emerso che le due strutture, oltre a fornire un servizio attivo ininterrotto durante tutta la settimana, in entrambe le sedi, permettono ai pazienti in regime ambulatoriale di usufruire dell’offerta di cure sia a Lugano che Locarno. Per quanto riguarda invece le ospedalizzazioni oltre le ventiquattro ore, queste sono in parte localizzate o alla Moncucco oppure alla Santa Chiara. Questo permette al Gom di garantire “qualità nella presa a carico e un contenimento dei costi”. Durante la conferenza è stato anche ricordato che attualmente, il Gom è la struttura somatica acuta che presenta le tariffe più basse in Svizzera. Dati alla mano, rispetto al 2022 nel corso dello scorso anno è stato registrata una crescita, non solo quantitativa, ma anche qualitativa, di circa il 7% delle ospedalizzazioni, con oltre 10’000 pazienti presi a carico dai reparti di degenza opportuni all’interno delle strutture. Inoltre è cresciuto drasticamente, ovvero del 16%, anche il dato relativo al numero di pazienti che non hanno necessitato di un ricovero e che sono quindi stati presi in cura ambulatorialmente. Questi dati, come evidenziato dal Gom, sottolineano come le due cliniche riescano a rispondere ai bisogni della popolazione di Sopra e Sottoceneri garantendo prestazioni di qualità.
Una tendenza rimasta pressoché invariata, e che evidenzia un certo scoraggiamento, è l’esubero di posti garantiti per la formazione di nuove figure sanitarie. Questo risultato, come evidenzia Camponovo «è una problematica non solo locale, bensì che tocca tutto il cantone». L’istituto rende noto che “il risultato economico del 2023 è meno soddisfacente rispetto a quello degli ultimi anni, anche se un confronto con quanto registrato in molti istituti sanitari svizzeri permette di guardare al pareggio dei conti con una certa soddisfazione”. Inoltre, “il rincaro registrato nell’ultimo biennio dovuto all’introduzione di un nuovo contratto collettivo di lavoro, con salari più attrattivi, l’aumento del personale impiegato e i costi di fusione tra le due società hanno comportato un importante aumento dei costi, compensato solo in parte dall’aumento del fatturato e questo anche a causa del contratto di prestazione con il Cantone, che ci ha penalizzato in modo abbastanza importante lo scorso anno”, è quanto reso noto dal Cda. In aggiunta, il settore sanitario non sta vivendo un momento particolarmente felice, ma come riportato dallo stesso Gom, c’è “la volontà di continuare a investire per garantire anche in futuro agli ammalati che si rivolgono ai nostri due istituti il meglio delle cure, il Gruppo ha dato avvio a un lavoro per un ulteriore contenimento dei costi”.
Tra i progetti e le novità proposte e avviate per il 2024 vi sono il servizio di medicina nucleare, con la già effettiva messa in servizio di una Pet-Ct, metodica diagnostica che, in risposta a un preciso quesito clinico, offre informazioni su patologie di organi o tessuti del corpo con estrema precisione, e l’avvio dell’attività del dottor Luca Giovanella, primario di medicina nucleare. Al team del gruppo ospedaliero si aggiungono anche: il geriatra Graziano Ruggeri, la specialista in medicina palliativa Chiara Soloni e il radiologo interventista Jos van den Berg. Le sfide future per il Gom non sono però cambiate molto dagli scorsi anni, ma tra gli obiettivi si prevede il completamento della fusione tra le due cliniche «sfruttando appieno le sinergie tra le due strutture» come affermato da Camponovo. In aggiunta, oltre alla quarantina di persone assunte nell’ultimo anno, la struttura si auspica di poter trovare personale competente “pronto a sposare i valori del gruppo”, come quello della centralità del paziente. Questo e molto altro in merito agli obiettivi che le due cliniche vogliono raggiungere, sarà a breve disponibile nell’annuale pubblicazione del Rapporto d’esercizio, disponibile sul sito www.moncucco.ch.