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Daniele Franzoni: ‘Il sindacato è un bel riconoscimento’

Andiamo a conoscere il nuovo sindaco di Lamone, eletto dopo 12 anni trascorsi come vice. Per lui l’aggregazione con Cadempino ha del potenziale

Dopo 16 in Municipio, l’esperienza non manca di certo
20 aprile 2024
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Daniele Franzoni è ufficialmente sindaco di Lamone. È di giovedì sera la notizia che non vi sarà alcun ballottaggio, confermando la posizione di Franzoni alla guida del Comune, dopo l’ottimo risultato suo e della lista liberale-radicale. Succede a Marco Balerna, che dopo vent’anni di sindacato, ha deciso di ritirarsi dalla scena politica. «Venir eletto sindaco è sicuramente un bel riconoscimento – commenta Franzoni –. È il coronamento di un lavoro durato tanti anni, essendo in Municipio da 16 anni, dei quali 12 come vicesindaco, perciò è un punto di arrivo, una bella soddisfazione».

‘Primo obbiettivo: un buon ambiente di lavoro’

Con almeno quattro anni di lavoro davanti, gli obiettivi che un sindaco neoeletto può porsi sono molti. Ma, come il suo predecessore, una delle priorità è quella di mantenere un buon clima di lavoro, che dia la possibilità all’esecutivo di lavorare con serenità. «Tra gli obiettivi c’è prima di tutto cercare di avere un buon ambiente in Municipio, come è stato finora – dichiara –. Ritengo che questa sia la premessa per poter lavorare bene, e ritengo ci sia un buon amalgama, come dimostra l’assenza di un ballottaggio. Tra gli altri obiettivi c’è sicuramente terminare le opere che ci sono già in corso, come la scuola dell’infanzia, il parco, e tutta la riqualifica di quella zona. Poi continuare con la manutenzione di tutte le infrastrutture, per poi pian piano affrontare progetti nuovi, mantenendo comunque una situazione finanziaria sana. Abbiamo fatto diversi investimenti, e adesso bisogna un attimino concentrarsi su questi ultimi».

‘Favorevole alle aggregazioni’

Altra tematica ricorrente, soprattutto nella zona del medio Vedeggio, è quella delle aggregazioni, tema discusso particolarmente tra Manno, Bedano e Gravesano. In questo contesto, Lamone e Cadempino, secondo quanto dichiarato su queste pagine dall’ex sindaco Balerna, erano un po’ ‘rimasti male’ perché Manno, Bedano e Gravesano avevano espresso il desiderio di proseguire con un’aggregazione a tre, motivando che un’aggregazione a cinque sarebbe stata eccessiva. Sfumata la possibilità, almeno per ora, di un’aggregazione a cinque, Franzoni vede di buon occhio un avvicinamento a Cadempino. «Io sono sempre stato favorevole alle aggregazioni – dichiara Franzoni –, specialmente nel contesto del medio Vedeggio, ma caduto questo discorso, ritengo che come Comune dobbiamo avvicinarci a Cadempino. Poi, c’è da dire che loro hanno forse più un richiamo verso la Collina Nord, mentre noi guardiamo più verso il Vedeggio, perché chiaramente abbiamo tutto lì. Poi si potrebbe anche fare un discorso di Collina verde, ossia aggregarsi anche con Origlio, Cureglia e Vezia, però secondo me è imprescindibile che Lamone e Cadempino rimangano uniti, dato che condividiamo molti servizi e associazioni».

«Va detto – conclude –, che in passato Cadempino si è sempre espresso tiepidamente in merito all’aggregazione, complice forse un moltiplicatore vantaggioso, ma ora questo potrebbe cambiare e l’attuale sindaco del Comune si è detto possibilista». Tom Cantamessi, sindaco di Cadempino recentemente rieletto e che, come Franzoni, non dovrà affrontare un ballottaggio, interpellato settimane fa da ‘laRegione’, aveva infatti dichiarato che «qualora se ne parlasse io non mi tirerei indietro. Secondo me sarà sicuramente corretto approfondire il tema, poi non so se si farà l’aggregazione, ma vale la pena fare uno studio per avere dei dati concreti. Nei prossimi anni le aggregazioni saranno ancora un tema, anche solo per ottimizzare la gestione del personale che diventa sempre più difficile». Ricordiamo però che Cantamessi è un sindaco di minoranza, e che quindi non è detto che il resto dell’esecutivo condivida la sua opinione.

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