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Muzzano, per il sindaco la sfida passa da tre a due

Sarà ballottaggio, dopo un’elezione anomala: combattuta per il Consiglio comunale, tacita per il Municipio, ma Lega-Udc-Indipendenti fa la maggioranza

La sfida sarà tra la sindaca uscente Verena Hochstrasser e il vicesindaco uscente Dario Poretti
(Ti-Press/laRegione)
27 aprile 2024
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È stato un rinnovo dei poteri comunali anomalo per Muzzano. I cittadini hanno votato per il Consiglio comunale, mentre il Municipio è stato eletto tacitamente, dopo la rinuncia del Plr. La particolarità risiede però nell’elezione combattuta del sindaco. In febbraio, ci sono state tre candidature: la sindaca uscente Verena Hochstrasser, il vicesindaco uscente Dario Poretti e Sascha Kever (Indipendente). Il 14 aprile, la sindaca ha ricevuto 174 voti, il vicesindaco 136, il candidato indipendente 70. Nessuno dei tre ha raggiunto la maggioranza assoluta richiesta, ossia 191. L’ultimo arrivato si è poi ritirato, ma Poretti ha rilanciato la sfida e il ballottaggio, stavolta a due, si terrà il prossimo 12 maggio.

Alternativa maggioritaria nel legislativo

Cominciamo con Verena Hochstrasser, sindaca in carica dal 2021, in Municipio dal 2016. Sulla base dei risultati emersi dalla consultazione per il Consiglio comunale, la sua lista ‘Alternativa per Muzzano’ ha prevalso con 51,58% ottenendo la maggioranza assoluta con 11 seggi (su 21), questo dovrebbe darle un vantaggio? «Direi che non si può dire, un’elezione è andata in un modo, la prossima potrebbe finire diversamente. Non possiamo sapere come voteranno le persone che hanno sostenuto il candidato che è giunto terzo». A Dario Poretti (Lega–Udc–Indipendenti), in Municipio dal 2016 chiediamo quali sono le differenze tra lei e la sindaca uscente: «Ci sono differenze, però, in questi tre anni abbiamo cercato, a livello collegiale, di portare avanti i progetti per il bene del Comune, senza conflitti e quasi sempre in armonia. Non ci facciamo la guerra. Ora che abbiamo la maggioranza in Municipio vedremo come andrà». Già, rispetto alla passata legislatura, la lista Lega-Udc e Indipendenti ha la maggioranza in Municipio (3 su 5). Alla luce dei risultati, se i voti ricevuti da Kever andassero a lei, dovrebbe riuscire a primeggiare: «In politica uno più uno non fa (quasi) mai due».

Lo sfidante: ‘Non c’è nulla da stravolgere’

Secondo la sindaca, «a Muzzano non ci sono questioni controverse che mettono in contrapposizione i due gruppi. Però, il ballottaggio fa parte del gioco democratico e va bene così». Dovesse vincere, sarebbe comunque sindaca di minoranza. Dal canto suo, Poretti precisa che «non c’è nulla a Muzzano da stravolgere, alcune questioni cercheremo di portarle avanti nella nostra direzione. A me piace fare e decidere, ogni tanto nell’esecutivo si fa fatica a decidere». Se diventasse sindaco cosa cambierebbe? «Non ci ho ancora pensato, comunque bisogna proseguire il lavoro che è stato avviato negli ultimi anni». È strano che il 19 febbraio, in due della stessa lista, avete presentato la candidatura per il sindacato... Poretti preferisce non commentare, riconoscendo la stravaganza della situazione piuttosto particolare e unica nel panorama comunale ticinese: «Ho dovuto accettarlo anche per evitare discussioni nel gruppo. Poi, il gruppo ha deciso che, se all’elezione, uno di noi due fosse giunto terzo, avrebbe dovuto ritirarsi. Alla luce del buon risultato, ho mantenuto la candidatura per il sindacato, come atto dovuto nei confronti di tutti quelli che mi hanno votato, anche perché, abbiamo ottenuto la maggioranza in Municipio e un risultato confortante in Consiglio comunale: con la conquista di 3 seggi, siamo giunti a 10».

Traffico nel nucleo, Cantone di traverso

A Muzzano, da diversi anni, fa discutere la questione Birolini. Hochstrasser ricorda che «c’è ancora una domanda dalla parte della società pendente al Tribunale amministrativo cantonale (Tram). Però, nel frattempo, per i mappali usati dalla ditta il Comune ha intimato un divieto d’uso che l’azienda ha contestato, ma il Tribunale federale l’ha confermato. Da qui bisogna andare avanti». Poretti, invece, preferisce «stendere un velo pietoso su una storia che si trascina da troppo tempo. Il Cantone purtroppo ci mette del suo, essendo proprietario di due mappali. Non sarà così evidente arrivarne a una. D’altra parte, mi dispiace per l’attività privata». Anche sul tema del traffico parassitario che transita quotidianamente lungo via Ciusaretta, intasando la circolazione nel nucleo, la sindaca spiega che siamo in attesa del verdetto del Tram, a cui si è appellato il Comune che ha contestato la decisione negativa del Cantone sulla proposta di limitazione del transito. Per Muzzano è veramente fuori luogo consentire al traffico di usare la stradina laterale che attraversa il nucleo, peraltro protetto dall’Isos (Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale). Ci sono giorni che i residenti per transitare dal centro del paese impiegano 20 minuti». Poretti condivide: «Già otto anni fa, quando sono stato eletto in Municipio, il tema è stato un nostro cavallo di battaglia, purtroppo non siamo riusciti a ottenere nulla: il Cantone vuole che la strada resti di transito, anche per i camion, e ci ha negato la chiusura parziale con gli orari. Purtroppo la situazione negli ultimi anni è peggiorata».

Non si parla più di aggregazione

Di aggregazione, a Muzzano, invece, non si parla più. Secondo la sindaca, «dobbiamo andare avanti per conto nostro, dopo lo studio sulle possibilità di aggregazione e l’esito della votazione consultiva del 2019 (con Collina d’Oro) della popolazione». Il tema non è all’ordine del giorno nemmeno per Poretti. Quali sono le priorità di Muzzano? «Abbiamo investimenti importanti per le sottostrutture e per le strade e le piazze, tra le quali, quella di Agnuzzo, e il grande progetto del rifacimento del nucleo, in ballo da diversi anni», risponde Hochstrasser. Più o meno sulla stessa linea il vicesindaco uscente: «Abbiamo un paio di progetti che sottoporremo al Consiglio comunale. Si tratta di lavori che dobbiamo assolutamente fare. Uno è legato a un intervento dell’Ustra a lato dell’autostrada quindi noi dobbiamo rifare, nella zona, le sottostrutture e l’acqua potabile. Presenteremo il messaggio municipale di via alla Fontana, che riguarda la strada comunale e le canalizzazioni. Ci sono anche altri progetti che dovremo concretizzare anno dopo anno visto che le finanze non sono messe così male».

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