Dal bilancio 2023 della polizia cittadina, emerge però l'aumento dei furti, balzati a livello del 2015, mentre eroina e cocaina tornano protagoniste
Per il nono anno consecutivo, tra le dieci città svizzere più grosse, Lugano resta quella più sicura a livello nazionale. Sono tuttavia emersi indicatori di un peggioramento della situazione. «Non viviamo in una bolla», ha dichiarato la Capodicastero polizia di Lugano Karin Valenzano Rossi. Nel bilancio dell’attività del 2023 delle forze dell’ordine cittadine, presentato nella sede di via Beltramina, il comandante Roberto Torrente ha infatti citato l’aumento, rispetto al 2022, dei furti, passati dal 27,1 al 35,8 (ogni mille abitanti): «Stando ai dati, siamo tornati ai livelli del 2015. I reati contro il patrimonio sono al 70%, di cui la metà rappresentati da furti, soprattutto di biciclette (120 in un anno) e sono in crescita anche quelli con scasso nei veicoli».
«Dal punto di vista operativo – ha continuato Torrente – il 2023 è stato un anno normale. Abbiamo avuto delle situazioni particolari legate a strascichi dell’autogestione o dovute al flusso migratorio. Di conseguenza, sono state implementate alcune misure per contrastare i fenomeni. Abbiamo aumentato i presidi in zona Pensilina e alla stazione Ffs». Nell’ottica di una maggiore prevenzione, i controlli di persone hanno fatto un balzo in avanti del 44% (pari a 19’744, contro i 15’457). Il comandante della Polizia di Lugano non ha nascosto le nubi all’orizzonte legate alla crescente difficoltà nell’arruolare nuove risorse umane: «È una sfida reclutare, formare e fidelizzare il personale». Un problema causato anche dalla questione del finanziamento. Per questa ragione, sono allo studio strategie per suscitare l’interessamento dei giovani, in particolare quelli della cosiddetta generazione Z, (i nati tra il 1995 e il 2010, ndr.). In questo momento, alla Polizia di Lugano ci sono tre nuovi agenti, attivi dal 2022, cinque agenti in formazione e tre aspiranti.
A Lugano sono diminuite le truffe, quelle del falso nipote o del falso poliziotto o legate alla cybersicurezza e al mondo delle criptovalute. In calo anche i reati violenti, scesi a 5,4 (ogni mille abitanti). Sul fronte della violenza domestica, gli interventi sono calati del 6% (191, 31 reati d’ufficio, nel 2023). Nella Regione III, che raggruppa Lugano, Ceresio Nord (Massagno), Ceresio Sud (Paradiso e Collina d’Oro), Torre di Redde (Capriasca), Vedeggio (Lamone), Malcantone Est (Agno) e Malcantone Ovest (Caslano), gli interventi sono invece cresciuti del 6%. Per il secondo anno consecutivo, sono cresciuti gli incidenti stradali, sia con ferimenti sia con solo danni materiali. Non sono stati registrati decessi. Però, «questi numeri, devono indurci a potenziare la prevenzione per creare finalmente una tendenza contraria e incrementare i controlli per arginare il fenomeno (aumentati dal 77%, dal 2019 al 2023)», ha osservato Torrente. Un fenomeno che è causato, come ha ricordato il comandante, da disattenzione, alcol e velocità, in ordine di importanza. L’anno scorso è stato registrato un incremento (12%) delle richieste di fare capo alle immagini riprese dalla videosorveglianza (anche degli strumenti mobili), provenienti soprattutto da polizia e magistratura per l’identificazione di autori di reato.
Nel 2023, le inchieste di polizia per droga, messe in atto con il servizio della Polizia cantonale, hanno condotto al fermo di 149 persone, di cui 14 arrestate e 235 (di cui 18 minorenni) sono state denunciate per reati contro la Legge federale sugli stupefacenti. Torrente ha sottolineato che «l’eroina e la cocaina sono tornate protagoniste» a causa del crollo dei prezzi. Rispetto invece al crack, l’anno scorso il sequestro è stato di 3,5 grammi (150 grammi a livello cantonale). Preoccupa di più il crescente consumo di sciroppo con codeina, soprattutto tra i giovani, che rappresentano il 20% delle persone fermate per stupefacenti. Rispetto a una scena della droga sempre più visibile sono allo studio, ha spiegato Valenzano Rossi, «le misure adottate da altre città svizzere per contrastare il fenomeno». La Capodicastero polizia ha annunciato che la Città insisterà sulle campagne di prevenzione. Tra i progetti si prevede di attivarne uno che toccherà vari dicasteri e la Magistratura dei minorenni, con l’obiettivo di identificare i segnali di disagio giovanile e di violenza, anche sfruttando le sinergie tra quanto già viene fatto sul territorio.