Non possono costruire sui terreni: respinti maxi-indennizzi

È stato respinto dal Tribunale federale (Tf) il ricorso dei proprietari di due terreni, situati nel Pian Scairolo a Collina d'Oro, che nel 2016 avevano chiesto di venir indennizzati per una cifra complessiva di 21 milioni di franchi, dopo che era stato adottato il Piano regolatore intercomunale, che di fatto impediva qualsiasi edificazione sui suddetti terreni. I due proprietari, entrambi patrocinati dall’avvocato Flavio Canonica ma che avevano presentato due istanze separate, avevano visto respinte le loro richieste di indennizzo – circa 11,5 milioni il primo, e 10 milioni il secondo, pari a 980 franchi al metro quadro – in prima battuta dal Tribunale di espropriazione nel 2019, dopo che il Comune di Collina d'Oro, patrocinato dall’avvocato Stefano Bernasconi, si era opposto all’istanza. I due avevano impugnato la decisione, presentando ricorso al Tribunale cantonale amministrativo (Tram), che a sua svolta ha emesso decisione negativa lo scorso ottobre. Il Tf ha infine respinto definitivamente il ricorso il 29 gennaio.

I due proprietari hanno presentato la richiesta di indennizzo, adducendo che il Piano regolatore avrebbe impedito loro di disporre economicamente dei fondi per un periodo superiore ai 14 anni, ossia dall’adozione della zona di pianificazione nel 2006, fino all’approvazione del nuovo Piano regolatore intercomunale nel 2020, che secondo il diritto costituirebbe di fatto un’espropriazione. La Corte cantonale ha però stabilito che le misure di salvaguardia date dal Piano regolatore, sono state in vigore dal marzo del 2006 al marzo del 2013 e dal dicembre del 2016 al gennaio del 2019: tempi non sufficientemente lunghi per essere considerati espropriazione. Considerato inoltre che negli intervalli tra le misure non è stata presentata alcuna domanda di costruzione, la domanda di indennizzo è stata ritenuta non ammissibile.