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Via libera ai Perfetti a Neggio, ma c’è un ricorso

Contestata al Consiglio di Stato, per un presunto conflitto di interessi, la variante di Piano regolatore votata prima delle elezioni comunali

Una veduta del paese malcantonese
(Ti-Press/Archivio)
14 maggio 2024
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Neggio apre la strada al possibile insediamento di una struttura turistico-ricettiva che vorrebbe realizzare la famiglia Perfetti. Ma c’è chi dice no. È stata infatti contestata, con un ricorso al Consiglio di Stato, la risoluzione del Consiglio comunale (Cc) adottata nella seduta ordinaria dello scorso 8 aprile, attraverso la quale è stata approvata la variante di Piano regolatore (Pr) che riguarda la Località Cà di Catéla. Una variante che ha cambiato la destinazione a poco meno di un ettaro (tra zona agricola e bosco) e che però sarebbe stata votata da due consiglieri comunali in presunto conflitto di interessi. A presentare il ricorso è l’ex consigliere comunale Sandro Gianella.

Questione segnalata anche agli Enti locali

Il ricorrente richiama alcuni momenti della seduta di Consiglio comunale. In particolare, prima di affrontare la trattanda, Gianella aveva espressamente chiesto al presidente del Legislativo che fossero esclusi dalla votazione e di astenersi dal partecipare alla discussione i membri del Legislativo con un grado di parentela o interesse economico. Tuttavia, leggiamo nel ricorso, “dopo un palese imbarazzo, il presidente del Cc ha riferito che nessuno dei consiglieri presenti alla seduta aveva rapporti di parentela (o di consanguineità) con l’istante della richiesta di variante di Pr. Tantomeno un interesse economico”. Alla fine, la trattanda è stata approvata con 9 voti favorevoli, uno contrario e un astenuto (11 i presenti su 17). La questione è stata segnalata anche alla Sezione enti locali, che ha chiesto al Municipio e al presidente del Cc di prendere posizione. La contestazione riguarda due consiglieri comunali: Fabio Soldati e Raffaele Soldati. Entrambi, secondo il ricorrente, sono diretti discendenti della famiglia Bonetti, proprietaria del fondo 308 (superficie totale di oltre 2 ettari), per il quale, l’anno scorso, è stato sottoscritto un atto di compravendita con la famiglia Perfetti. Una famiglia che possiede il gruppo Perfetti Van Melle, la terza potenza mondiale del settore dolciario, il cui fatturato ha fiorato i tre miliardi di euro a fine 2022.

Piano di quartiere obbligatorio

Dal canto suo, come si legge dal messaggio, il Municipio ha tenuto conto dell’esame preliminare del Cantone e “sentita la proprietà del mappale 308 (e anche 309), ha ritenuto di procedere con una nuova impostazione dell’assetto pianificatorio del fondo, seguendo in larga misura anche i suggerimenti dei servizi cantonali”. Per questo, l’Esecutivo ha previsto “la possibilità di completare puntualmente l’edificazione con strutture ed edifici a supporto della funzione residenziale (primaria, eventualmente turistico-ricettiva), senza un aumento sostanziale della contenibilità teorica esistente sul fondo; l’obbligo di allestimento di un Piano di quartiere (Pq) per interventi edilizi e di sistemazione del terreno di maggiore entità; il divieto di lottizzazione della parte di fondo inserita nella zona edificabile speciale; l’obbligo di mantenimento delle caratteristiche principali del parco”.

Il Legislativo di Neggio ha accolto l’impostazione proposta dall’Esecutivo, che ha fissato “un contratto di diritto privato con la proprietà del fondo 308, da iscrivere a registro fondiario, al fine di favorire lo sviluppo socio-economico locale (e quindi valido per ogni futuro proprietario) e una servitù a favore del Comune per un vincolo di residenza primaria per un periodo di almeno 20 anni. Le opere di urbanizzazione del comparto e la gestione del parco sono state definite a carico della proprietà. Il compenso pecuniario risultante dall’analisi che verrà eseguita, nell’ambito della revisione generale del Pr, verrà assunta interamente dalla proprietà come confermato nello scritto inviato al Municipio”, come si legge nel messaggio. Non risulta ancora valutata, per ora, la possibilità di un compenso reale, ma “la variante comporta la sottrazione di circa 7’462 metri quadrati di zona agricola che, se compensata con un importo pecuniario sostitutivo, ha un valore teorico, calcolato in 97’684 franchi”.

Nella passata legislatura, come si evince dalla pubblicazione della lista delle commesse pubbliche del 2023, aggiudicate su invito o incarico diretto, il Comune ha affidato alla società Implenia due lavori (uno da quasi 742’000 franchi, l’altro di circa 240’000) per il rifacimento totale di due lotti (3a e 3b) e per opere di pavimentazione degli stessi due lotti.