Luganese

Una petizione e un reclamo contro i parcheggi temporanei a Besso

Prima l’interpellanza, ora la mobilitazione dei cittadini. Ma il direttore della Moncucco Christian Camponovo: ‘Tutto in regola, c’è la licenza edilizia’

Provvisori
7 febbraio 2024
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Continua a far discutere il cantiere al parco di Cortivallo, dove stanno sorgendo una novantina di parcheggi temporanei. Il tema è già diventato politico, in quanto un’interpellanza interpartitica – primo firmatario il socialista Raoul Ghisletta – è stata inviata al Municipio per fare lumi sulla vicenda. Ma quanto sta accadendo a Besso allarma non solo i consiglieri comunali, ma anche e forse soprattutto i cittadini. Pochi giorni fa è stata infatti avviata una raccolta di firme, con sostanzialmente lo stesso scopo: capire costa sta succedendo.

‘Stupore, rammarico, preoccupazione’

“Da circa una settimana – si legge – assistiamo con notevole stupore, rammarico e preoccupazione ai lavori di massiccio smottamento terreno, riduzione dell’area verde e di quella destinata al parco giochi e probabile cementificazione”. A fronte di questo cantiere, “non abbiamo rinvenuto alcun cartello o bacheca all’interno della quale poter verificare quale soggetto, privato o pubblico, abbia ordinato i lavori, se è legittimato a farlo e sulla base di quale provvedimento amministrativo stia depauperando l’area a oggi destinata alla socializzazione di genitori, bambini, anziani né tantomeno risulta identificato lo scopo e la motivazione dei lavoratori”. Tanta confusione e molti interrogativi, che hanno portato dunque a raccogliere le adesioni per rivolgersi a Palazzo civico. Per chiedere cosa?

Tante domande, poche informazioni

“Non sappiamo quali strutture verranno costruite a scapito dello spazio verde, per cui non possiamo valutare quale interesse collettivo sia più o meno importante in modo da appoggiare, seppur solo moralmente, la scelta di chi ha imposto questi invasivi lavori – la premessa –. Possiamo solo evidenziare che i parcheggi destinati a una clinica forse non li giustificano, almeno da un punto di vista morale, sociale e di pubblica economia”. Non solo: “Possiamo pretendere, in quanto collettività di quartiere, di veder a che titolo, sulla base di quale autorizzazione o provvedimento di concessione si è deciso di iniziare questi lavori, chi è il privato o l’ente/istituzione responsabile dei lavori, la durata e l’entità anche economica degli stessi, la loro finalità. Possiamo inoltre richiedere, qualora non siano rispettate le norme in materia, di bloccare i lavori ripristinando lo stato dei luoghi”.

Moncucco: ‘Posteggi chiesti regolarmente’

Queste le richieste, che si basano evidentemente su una scarsa conoscenza di quanto sta accadendo. Intanto, bisogna precisare che il terreno in questione appartiene alla Diocesi ma è di fatto gestito dalla Moncucco Sa grazie a un diritto di superficie. Su una parte del terreno è presente un parco giochi, recentemente ristrutturato dalla Città, realizzato grazie a una convenzione con il Comune. Il resto dell’area verde è a disposizione del pubblico, ma è di proprietà privata. Come ci ricorda anche il direttore della clinica Moncucco Christian Camponovo. «C’era stata a suo tempo la pubblicazione della domanda di costruzione e la licenza edilizia è stata ottenuta un paio d’anni fa, e prevede l’inizio dei lavori per l’edificazione di un autosilo interrato e del sovrastante stabile amministrativo. Questo presuppone la chiusura della quasi totalità dei parcheggi attualmente in uso dalla clinica e nell’ambito della procedura era stata chiesta la possibilità di realizzare dei parcheggi provvisori al centro San Carlo. Questi lavori al parco sono dunque preparatori a questo cantiere principale, che prenderà avvio nelle prossime settimane».

Ma c’è chi ricorre alle vie legali

Tuttavia, da nostre informazioni c’è chi contesta che il tema dei parcheggi sia effettivamente stato oggetto della licenza. Sembrerebbe anzi che questi sarebbero stati inseriti in una successiva procedura di notifica, quindi senza passare da una pubblicazione e dal Municipio. Iter che non è vietato dalla legge, ma l’opportunità di farlo visto il tema in oggetto suscita dei dubbi. Al punto tale che dei privati hanno presentato reclamo ufficiale al Municipio, chiedendo l’annullamento della decisione. Nell’attesa di scoprire come si muoverà il Municipio, Camponovo rassicura: «I parcheggi saranno smantellati alla fine del cantiere e tornerà la situazione antecedente. Questo è quel che possiamo dire allo stato attuale».

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