Luganese

I posteggi a Cortivallo, un ‘provvisorio’ autorizzato

Il cantiere ha invaso un parco, ma sarebbe tutto legale, secondo il Municipio di Lugano

La consegna delle 200 firme
(Ti-Press)
8 marzo 2024
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I 90 posteggi sull'area (verde) del Parco di Cortivallo sono stati autorizzati dal Comune di Lugano, come soluzione provvisoria, nell'ambito della licenza edilizia per la costruzione di un nuovo stabile a uso sanitario della vicina Clinica Moncucco, dotato di un autosilo. L'operazione, ricordiamo, ha suscitato notevole scalpore tra i residenti e il dubbio che la stessa non fosse del tutto legale.

Ora il Municipio di Lugano risponde a un’interrogazione del consigliere comunale Raoul Ghisletta. Chiarendo, almeno fino a un certo punto, i lati oscuri di questa situazione.

Il mappale in oggetto è parzialmente edificabile e comprende l'ex Seminario diocesano San Carlo (catalogato bene culturale di interesse locale) che oggi ospita attività del Conservatorio della Svizzera italiana, attività amministrative della Fonoteca nazionale e della Clinica Moncucco la quale ha acquisito un diritto di superficie. La licenza edilizia per il nuovo stabile della Moncucco è stata rilasciata nel 2018 e poi rinnovata due volte, con una variante riduttiva all'utilizzo dei contenuti. Le “opere provvisorie connesse alle procedure d'inizio lavori” sono state trattate non dal Municipio direttamente, ma dalla sua Divisione edilizia privata, un atto che per legge rientra tra i lavori non soggetti a licenza.

La licenza alla Moncucco

“La citata provvisorietà dei posteggi è legata all'esecuzione delle opere sull'adiacente mappale no. 1335, per l'edificazione della nuova autorimessa interrata (blocco D), nell'area attualmente utilizzata quale posteggio per i visitatori della Clinica Moncucco. Questi 90 posteggi avranno pertanto una durata limitata al periodo di cantiere della citata nuova costruzione e dovranno essere poi smantellati, e il sedime ripristinato allo stato antecedente i lavori” scrive il Municipio nella risposta all'interrogazione. “Al termine dei lavori in oggetto il fondo deve essere recintato e sistemato in modo decoroso, è esclusa la destinazione del sedime, anche provvisoria, a posteggio”. Provvisoria o meno, l'area di cantiere aperta di fianco a un parco giochi si è rivelata inadeguata. “Nell'ambito di un incontro effettuato il 19 febbraio 2024 tra i rappresentanti della Divisione edilizia privata, la Divisione affari giuridici, e dei vicini, che avevano inoltrato un reclamo con provvedimenti supercautelari e cautelari per le opere in corso, si sono convenuti alcuni dettagli esecutivi per le opere di recinzione, apportando delle modifiche esecutive atte a implementare quanto previsto inizialmente con delle soluzioni condivise tra le parti. In particolare, oltre a una recinzione metallica alta almeno due metri verrà sovrapposta una rete nella parte superiore, che separerà i posteggi provvisori dal Parco, atta a impedire che palloni o altri giochi dei bambini invadano tale area e possano risultare in conflitto con le automobili parcheggiate”.

E la convenzione con la Diocesi?

Ci si può comunque chiedere se il posteggio, per quanto provvisorio, sia conforme alla convenzione del 2002 siglata tra la Diocesi e il Comune di Lugano, con la quale viene messa gratuitamente a disposizione la superficie in questione, 3'400 metri quadrati, da destinare al Parco di quartiere per i bambini e a campo per i ragazzi, e comprendente l’area sulla quale sono in corso i lavori di creazione di 90 stalli temporanei. Come spiega il Municipio, “La convenzione ha una durata di tre anni e viene rinnovata tacitamente di anno in anno nel caso non vi dovesse essere disdetta da una delle parti con un preavviso di sei mesi. La stessa decade poi nel caso in cui non dovessero essere rispettati gli usi per i quali viene creato il Parco di quartiere”.

Intanto il quartiere attende ancora la variante di Piano regolatore presentata nel lontano 2011 e accolta parzialmente nel 2014. Escluso il collegamento viario tra via Cortivallo e via Moncucco, nel merito, il Municipio sottolinea “la non necessità di creare nuovi spazi verdi nelle immediate vicinanze del Conservatorio, data la presenza proprio del Parco Cortivallo”.

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