Su denuncia del proprietario dell'immobile, ex molinari fatti sgomberare dalla discoteca dismessa di Capo San Martino
È durata lo spazio di una nottata l’occupazione della discoteca abbandonata di Capo San Martino da parte dei simpatizzanti dell'ex Macello di Lugano, iniziata la sera di Natale. Stando a quanto comunicato dalla Polizia cantonale, sarebbero stati riscontrati ingenti danni. Nella mattinata odierna, martedì 26 dicembre, su querela da parte dei proprietari dello stabile che hanno sporto denuncia per violazione di domicilio e danneggiamento, è scattata l'operazione di polizia che ha portato allo sgombero dei locali.
Per ragioni di sicurezza, durante l'intervento delle forze dell'ordine, l'accesso alla zona, così come la circolazione sulla strada attigua, sono stati sbarrati. In seguito parte degli occupanti si è trasferita sul piazzale delle ex scuole di Viganello. “Oggi alle 10 del mattino siamo stati sgomberati da Capo San Martino - si legge sul blog dell'Soa il Molino –. Nonostante ciò non ci fermiamo! Raggiungeteci alle ex scuole di Viganello per il pranzo popolare e per proseguire con le attività programmate. Le nostre idee non si sgomberano! Vi aspettiamo numerosi”.
Da noi contattata, la capodicastero Sicurezza di Lugano, Karin Valenzano Rossi, ha confermato che lo sgombero è stato eseguito senza incontrare resistenze. Si tratta della quarta occupazione messa a segno nel 2023 dal collettivo Soa il Molino (la più recente ha coinvolto l'ex Hotel Fischer di Gandria, mentre in precedenza erano stati occupati lo stabile ex scuole di Viganello e Villa Viarnetto a Pregassona). «Stiamo ancora cercando delle soluzioni – ha dichiarato la municipale –, ma loro naturalmente hanno delle esigenze e non possono aspettare i tempi lunghi della politica. Le soluzioni non sono facili da trovare, perché mettere a disposizione degli spazi a Lugano è comunque un'impresa difficile, perché non è che gli spazi disponibili siano così numerosi, e metterli a disposizione così come li auspicano loro non è evidente, dato che le rispettive linee non convergono sempre».