Dovrà scontare 11 mesi di carcere, l'imputata che per anni ha intascato indebitamente indennizzi, anche grazie all'aiuto della madre
Insieme alla madre ha ingannato diverse società di credito, casse disoccupazione e assicurazioni, per ottenere quasi 160mila franchi di indennizzi illeciti. Per questo, la giovane cittadina portoghese, è stata condannata a una pena di 22 mesi, di cui la metà da scontare, oltre all'espulsione dal territorio svizzero. Lo ha deciso la Corte delle Assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, nel dibattimento svoltosi quest'oggi seguendo la forma del rito abbreviato. Le imputazioni erano principalmente di truffa aggravata e in parte tentata, e falsità in documenti. La madre dell'imputata era già stata condannata lo scorso 4 dicembre. La pubblica accusa era rappresentata dalla pp Francesca Nicora, mentre l'imputata era difesa d'ufficio dall'avvocato Ryan Vannin.