Luganese

Truffa diverse assicurazioni, 48enne condannata ed espulsa

Alla donna è stata inflitta una pena di due anni, di cui uno da espiare per un periodo di prova di tre anni, anche per falsità in documenti

‘Non commetterò più gli errori del passato’
(Ti-Press)
4 dicembre 2023
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Ventiquattro mesi di cui 12 sospesi per un periodo di prova di tre anni. È questa la pena inflitta dalla Corte delle Assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, a una 48enne giudicata colpevole di truffa aggravata e in parte tentata, falsità in documenti, riciclaggio di denaro (ripetuto) e incitazione all’entrata o al soggiorno illegali. La donna, cittadina portoghese domiciliata nel Luganese, tra il 2012 e il 2022, in estrema sintesi, ha ingannato diverse assicurazioni e società di credito alterando fatture, certificati medici, estratti delle esecuzioni, conteggi dello stipendio (da qui l’accusa di falsità in documenti) e ottenendo rimborsi, indennità e linee di credito per un valore di quasi 217mila franchi.

Coinvolta anche la figlia

Il processo, celebrato nella forma del rito abbreviato, ha visto le parti concordi sulla commisurazione della pena. La Corte ha infine confermato integralmente l’atto d’accusa formulato dalla procuratrice pubblica Francesca Nicora. L’imputata, difesa dall’avvocata Marilisa Scilanga, si è detta pentita di quanto commesso. «Non mi rendevo conto della gravità dell’errore, ma non era mia intenzione causare danno. L’ho fatto per coprire le spese d’affitto e di mia figlia, che ho viziato fin troppo». Figlia con la quale, in più occasioni, la donna ha agito in correità confezionando certificati medici, fatture e conteggi di salario fittizi. Anche per la figlia infatti si prospetta un processo a metà dicembre.