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Polizia Malcantone Ovest, Comuni convocati da Norman Gobbi

Il Dipartimento delle istituzioni proporrà ai nove firmatari della convenzione il modello della Regione VIII come soluzione per uscire dall'impasse

(Ti-Press)
25 ottobre 2023
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I problemi e il futuro del Corpo di polizia Malcantone Ovest si giocano anche a Bellinzona. Il prossimo venerdì pomeriggio è in programma un incontro a Palazzo delle Orsoline. La riunione è stata indetta dal Dipartimento delle istituzioni, che ha convocato i Comuni consorziati (Caslano, Tresa, Magliaso, Pura, Novaggio, Curio, Bedigliora, Astano e Miglieglia). Una riunione in cui verrà esplorata una soluzione per uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciata la gestione della polizia, dopo i problemi sorti con la nomina del comandante e la lettera che ha inviato, nei mesi scorsi, il Comune sede di Caslano, proponendo agli altri la cessione del testimone.

Un posto misto come a Biasca

All’incontro parteciperanno Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni, il segretario generale del Dipartimento delle istituzioni Luca Filippini, Marco Zambetti capo della Gendarmeria della Polizia cantonale e Igor Rossetti, segretario comunale di Biasca (nominato nei mesi scorsi dal Comune di Massagno alla direzione della casa anziani Girasole). Ai Comuni consorziati verrà illustrata e proposta la soluzione di posto misto della Regione VIII situato a Biasca, che è in fase sperimentale fino al termine di quest’anno. Il progetto, approvato dal legislativo di Biasca, nel caso fosse ritenuto positivo, prevede che i 10 agenti della polizia comunale passino alle dipendenze del Cantone, inglobati a tutti gli effetti nei ranghi della Polizia cantonale, mentre solo i sei assistenti rimarrebbero impiegati del Comune Biasca e finanziati dalla regione.

Quella lettera ancora senza risposta

I singoli Comuni dovranno in seguito valutare la proposta ed eventualmente adottarla. Sarebbe una maniera per risolvere le questioni aperte nella gestione del Corpo di polizia Malcantone Ovest. L’ultima, in ordine temporale, come detto, risale a qualche mese fa, dopo che il Municipio di Caslano ha scritto una lettera agli altri Comuni consorziati, nella quale ha annunciato l’intenzione di rinunciare al ruolo di Comune polo, chiedendo se vi fosse qualche altro ente locale interessato a subentrare. In una recente riunione, la commissione consortile non ha ancora deciso che fare. Per ora, nessuno dei Comuni ha dato seguito alla richiesta che aveva formulato Caslano di prendere il posto di Comune polo. Interpellato dalla ‘Regione’, Emilio Taiana, sindaco di Caslano, ricorda le proteste formulate dagli altri firmatari della convenzione nei confronti del Municipio, ma al momento non sono giunti riscontri di alcun tipo. Alcuni Comuni avevano proposto modifiche che avrebbero privato di qualche competenza Caslano, che ha in seguito reagito con la lettera.

Malumori, incomprensioni e polemiche

I malumori, lo ricordiamo, erano emersi in occasione della nomina del comandante della Polizia Malcantone Ovest Marco Regazzoni (ex comandante della Ceresio Sud, operativo dal marzo scorso), contestata in una prima sua formulazione, (senza il coinvolgimento della commissione intercomunale, come avrebbe imposto la convenzione sottoscritta nel 2015, ndr) e poi riproposta, non senza nuovi scenari polemici. Le incomprensioni legate alla nomina del comandante e sul ruolo che è stato riconosciuto alla commissione consultiva sono sfociate in polemiche, tanto da far immaginare possibili disdette della convenzione. L’esecutivo di Tresa aveva in effetti risposto a due atti parlamentari nella seduta di Consiglio comunale tenutasi lo scorso mese di giugno in questi termini: “Potrebbe essere uno scenario (quello della disdetta, ndr), qualora Caslano si rifiutasse di modificare la convenzione, come richiesto da tutti i Municipi convenzionati. Si confida sul buon senso e sulla ricerca di una soluzione condivisa da tutti”.

L’ipotesi ‘aggregazione’

Non solo. Agli occhi dei Comuni consorziati, Caslano si sarebbe inoltre reso responsabile di mancanza di trasparenza, per aver sottaciuto la richiesta di riorganizzazione proveniente dal Municipio di Agno, Comune sede del Corpo di Polizia Malcantone Est, che l’anno scorso aveva proposto di approfondire, attraverso uno studio, l’ipotesi di unire i due Corpi di polizia malcantonesi. Nell’ottica di un’eventuale “aggregazione” tra i due Corpi di polizia, la scelta di Marco Regazzoni, come comandante, avrebbe potuto anche andare bene, con la funzione di ‘traghettatore’. Funzione che potrebbe però assumere anche il vicecomandante, secondo alcuni Comuni consorziati.

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