Luganese

Polizia Malcantone Ovest, Magliaso promuove le ‘Tre Valli’

Roberto Narduzzi, capodicastero Ordine pubblico e sicurezza, si dice soddisfatto della soluzione proposta dal Dipartimento delle istituzioni

La sede di Caslano
(Ti-Press)
27 ottobre 2023
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Su richiesta di alcuni dei Comuni convenzionati con la Polizia Malcantone Ovest, il Dipartimento delle istituzioni (Di), in una nota stampa, comunica che si è tenuto oggi un incontro a Bellinzona per presentare il progetto pilota attualmente in corso nella Regione Tre Valli. Per il Dipartimento erano presenti il consigliere di Stato Norman Gobbi e il capo della Gendarmeria della Polizia cantonale Marco Zambetti. Pure presente il segretario comunale di Biasca Igor Rossetti. Per i Comuni erano presenti i rappresentanti di Caslano, Magliaso, Tresa, Pura, Curio, Bedigliora, Novaggio, Astano e Miglieglia e il comandante della Polizia Malcantone Ovest.

‘Risparmieremmo dei soldi’

Dal mio punto di vista, dichiara il capodicastero Ordine pubblico e sicurezza di Magliaso Roberto Narduzzi, «è soddisfacente il progetto in fase di sperimentazione nella Regione Tre Valli che verrebbe implementato in base ai numeri del comprensorio Malcantone Ovest. Confrontando le cifre del vecchio preventivo del 2022, i Comuni risparmierebbero addirittura un po’ di soldi». Nell’incontro, sono stati approfonditi i punti a favore del progetto e quelli sfavorevoli. «Saremmo più autonomi». Quando verrà discussa questa opzione nella commissione intercomunale? Emilio Taiana, sindaco di Caslano, Comune sede della Polizia Malcantone ovest, lo ha confermato alla ‘Regione’ e ha promesso, continua Narduzzi, che nelle prossime settimane convocherà una riunione per approfondire la questione».

Caslano non sarebbe più Comune sede

Quali cambiamenti comporterebbe per il Corpo? «In base ai calcoli che ci hanno presentato, noi manterremmo i nove agenti (compreso il comandante), che progressivamente verrebbero assunti nella Cantonale, più cinque assistenti, che potrebbero assolvere i compiti di prossimità, come a Biasca, e che sarebbero a carico dei Comuni – risponde il capodicastero Ordine pubblico e sicurezza di Magliaso –. Ci sarebbe un incremento dell’organico, inoltre la possibilità per i nostri giovani agenti di fare carriera nella Cantonale e di occuparsi di tutte le attività, per le quali sono stati formati, non soltanto quelle della Polizia comunale. In caso di incidente con ferimento bisogna interpellare la Polizia cantonale. Non ci sarebbe più un Comune sede, ma verrebbe costituita una commissione apposita per gestire gli assistenti».

Gobbi: ‘Si risolva la vertenza tra i Comuni’

Dopo la “disdetta unilaterale” della convenzione da parte del Comune sede della Polizia Malcantone Ovest (Caslano), i vari Municipi hanno reagito indicando di voler valutare tutte le possibili opzioni esistenti, prima di determinarsi su come continuare l’attività di polizia nella regione del Malcantone Ovest, recita il comunicato del dipartimento. Tra queste opzioni vi è pure una conduzione “mista” in collaborazione tra Polizia cantonale e comunale. Accogliendo la richiesta di informazione di alcuni Comuni, non su convocazione di Norman Gobbi, come abbiamo erroneamente scritto nei giorni scorsi, il titolare del Di ha indicato la necessità di trovare una soluzione al problema nel comparto territoriale di Basso e Medio Malcantone, sottolineando l’importanza dell’attività della polizia sul fronte della sicurezza, in un territorio di confine che presenta un forte traffico e che ospita molte attività economiche, oltre a vantare un numero di abitanti considerevole. Il consigliere di Stato ha auspicato una soluzione concordata della vertenza tra i Comuni.

Un posto misto diretto dalla Cantonale

Da parte loro, il maggiore Marco Zambetti, capoarea della Gendarmeria, e il segretario comunale di Biasca, Igor Rossetti, hanno presentato il progetto pilota in corso nella Regione Tre Valli. A grandi linee, il progetto prevede che gli agenti comunali e cantonali in una prima fase lavorino in un posto misto diretto dalla Polizia cantonale e dispongano delle stesse competenze. Semplificando, procedono sia al primo intervento sia ai compiti maggiori di prossimità. Grazie all’impiego di assistenti di polizia (che sono a diretta dipendenza dei Comuni) vengono svolte diverse attività di prossimità cosiddetta minore (controllo traffico fermo, notifica precetti e altre attività di competenza comunale). A Biasca questi assistenti di polizia sono gestiti in un pool e sono attribuiti ai vari Comuni per l’operatività.

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