Luganese

Agenda scolastica, il Municipio di Lugano (ri)spiega il suo ‘no’

Confermate, nella risposta a un'interrogazione, le motivazioni già espresse dal capodicastero Lorenzo Quadri

La contestata agenda
(Ti-Press)
6 ottobre 2023
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Lugano è come noto uno dei Comuni ticinesi che non hanno distribuito agli allievi di quinta elementare l'agenda scolastica 2023-2024, fornita dal Cantone, che conteneva una vignetta (controversa, secondo alcuni) sull'identità di genere. Dopo le spiegazioni fornite pubblicamente dal capodicastero formazione Lorenzo Quadri, ora il Municipio risponde ufficialmente all’interpellanza, poi tramutata in interrogazione, presentata a suo tempo dal consigliere socialista Aurelio Sargenti, “La solita polemica agendata”.

Temi inadatti

Una decisione, anche questo è noto, che venne presa dal Municipio a maggioranza, che non può ovviamente comunicare chi votò sì e chi no fra i municipali, cosa invece chiesta da Sargenti. “Il Municipio è un organo collegiale e le decisioni prese, anche se adottate a maggioranza, esprimono la volontà dell'intero collegio; inoltre, l'art. 104 della Legge organica comunale, stabilisce che i membri del Municipio devono osservare il riserbo sulle discussioni e sugli apprezzamenti di carattere personale espressi durante la seduta del Municipio” scrive il Municipio stesso che nel merito della scelta ribadisce le motivazioni già addotte da Quadri. “Il Municipio ritiene che tematiche quali l’identità di genere, la ‘fluidità’ e l’orientamento sessuale non siano adatte ad allievi di quinta elementare, ovvero a dei bambini di 10 anni, a maggior ragione attraverso uno strumento come l’agenda.

Il Municipio ha pure considerato che i docenti di scuola elementare non dispongono di una formazione specifica per affrontare con gli allievi temi legati alla fluidità di genere e all’orientamento sessuale” Le risposte fornite nell'immediato dal municipale leghista sono quindi confermate ora dall'Esecutivo nel suo complesso. “Il capodicastero si è confrontato con la direzione dell’istituto scolastico e durante il Collegio del 23 agosto i docenti sono stati informati che il giorno seguente il Municipio avrebbe preso una decisione in merito. Alcuni docenti hanno manifestato il proprio disagio nei confronti dell’agenda”. L'opzione di distribuirla alle famiglie lasciando loro la decisione se consegnarla o meno ai figli, sempre secondo il Municipio, “non avrebbe risolto la situazione, ma l’avrebbe ulteriormente complicata, portando a una distribuzione a macchia di leopardo”.

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