Luganese

‘Facciamoci spazio’ anima le strade di Lugano

Una manifestazione che da Besso fino a Viganello ha ribadito a gran voce l’esigenza di dare vita a luoghi per la cultura alternativa

‘Per dar vita a un movimento dal basso anche in Ticino’
10 giugno 2023
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Dieci, cento, mille spazi. È questo il coro che ha accompagnato la manifestazione ‘popolar-spaziale’ Facciamoci spazio proposta dall'Assemblea popolare, costituitasi poche settimane fa – a due anni dallo sgombero e dalla distruzione di parte dell'ex-Macello – attraverso incontri partecipati e diventati luoghi di scambio condiviso su temi quali la necessità di spazi di espressione, di libertà, di solidarietà e di resistenza. Un corteo a cui hanno aderito più di una settantina di realtà, tra collettivi, associazioni, individualità e persone singole. Un motto che racchiude l’esigenza di trovare ‘spazi altri’ in cui esprimersi, sostenersi, accogliere, riflettere e condividere. Un coro che ha risuonato da Besso, dove vi è stato il raduno e la partenza, a Viganello, l’ultima tappa.

Besso: ‘Un luogo un tempo popolare’

Nessuna località è stata scelta a caso. Besso, per esempio, è per la pluralità di associazioni, collettivi e persone singole che hanno partecipato, un luogo un tempo popolare ora “legato alla speculazione e ai grandi investimenti di riqualifica”. Un quartiere “dagli stabili chiusi e abbandonati come l’ex posta e l’ex mensa”.

Soa: ‘Il Molino vive, l’Assemblea popolare vive’

E da lì questa pluralità di voci è partita, attraversando il tunnel di via Romeo Manzoni, la via San Gottardo, con i più svariati striscioni: ‘Immagina passione, amore, autogestione’, o ancora ‘compartido es mas rico’ (condiviso è più bello). Il corteo si è poi fermato in Pensilina, sul corso Enrico Pestalozzi, lasciando spazio a Soa (Strade occupate autogestite) il Molino. “Ieri come oggi – si sentiva dal megafono su un furgoncino – la democrazia dei signori parlava di dialogo ma voleva solo definire, circoscrivere, imporre una visione. La risposta è questo corteo e altre iniziative che seguiranno, perché i nostri desideri sono inconciliabili con la subordinazione della vita e il dominio del mondo da parte del capitale e del suo Stato. Il Molino vive, l’Assemblea popolare vive”. La parola è stata presa anche da altre associazioni presenti come il collettivo R-esistiamo, Comunità Curda Ticino, Associazione MeTeOra e Associazione Idra, il gruppo che ha portato La Straordinaria Tour Vagabonde in Ticino.

E sulla traccia di queste affermazioni, accompagnate da allegre note musicali si è poi ripartiti, passando per via Pioda e dritti fino a Viganello, sul piazzale della Scuola dell’infanzia di via Bottogno dove a unirsi alla manifestazione è stata la pioggia: un rinfresco dopo la lunga camminata.

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