La manifestazione ‘popolar-spaziale’, con partenza da Besso promossa dall'Assemblea popolare è il primo grande raduno dopo i ‘fatti’ dell'ex-Macello
‘Non uno solo, ma 10, 100, 1000 spazi fuori dalle logiche commerciali, conquistati con 10, 100, 1000 metodi e che possano dar vita a un movimento più allargato, solidale e dal basso anche in Ticino’.
È con questo motto che l'autogestione ticinese è tornata questo pomeriggio a far sentire la sua voce. Lo ha fatto con il primo i primo grande raduno, la manifestazione ‘popolar-spaziale’ Facciamoci spazio proposta dall'Assemblea popolare, costituitasi – a due anni dallo sgombero e dalla distruzione di parte dell'ex-Macello – attraverso incontri partecipati e diventati luoghi di scambio condiviso su temi quali la necessità di spazi di espressione, di libertà, di solidarietà e di resistenza.
Alla giornata luganese, iniziata a Besso e che prevede diversi momenti, ha aderito più di una settantina di realtà, tra collettivi, associazioni, individualità e persone singole.
Il corteo attraverserà poi alcuni dei luoghi ‘simbolo’ della città, "luoghi da reinventare con quella che sarà una vera e propria
moltitudine desiderante di vita e di abitabilità a favore di un buen vivir collettivo e solidale", recita la nota degli organizzatori.