Luganese

Isone, dal 1973 è sinonimo di granatieri

Giornata di festeggiamenti per il giubileo della piazza d'armi. Da cinquant'anni, qui si esercitano anche le forze speciali e i paracadutisti

Nella foto una veduta aerea panoramica della piazza d’armi di Isone
(Ti-Press/Alessandro Crinari)
17 maggio 2023
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Sono passati 50 anni da quando è entrata in servizio la prima scuola recluta di granatieri a Isone. Un corpo di militari di punta nato 80 anni fa, mentre ai confini svizzeri infuriava la Seconda guerra mondiale. In questi tre giorni di festeggiamenti vengono anche inaugurati ufficialmente il nuovo edificio e la nuova palestra.

Prima ci fu Losone

Dal 1943 al 1973 la piazza d’armi di Losone ospitava le infrastrutture in cui si esercitavano i granatieri. La vicinanza con le zone turistiche del Locarnese, soprattutto nei periodi estivi, non si conciliava con le esercitazioni notturne spesso rumorose dei granatieri. Isone, già dal 1954, era meta ambita durante le dislocazioni dei granatieri e degli esploratori paracadutisti, che si spostavano da Losone verso i poligoni di tiro della regione dell’alto Vedeggio, per le loro esercitazioni, alloggiando in baracche di legno. Dopo 4 anni di lavori, nella primavera del 1973 i granatieri presero possesso della nuova piazza d’armi, costata poco più di 32 milioni di franchi. Da allora, possono esercitarsi in una zona più discosta e con opportunità di addestramento più variegate, data la morfologia del terreno circostante.

Il paese sventrato dalla strada

A ricordare bene come furono i primi rapporti con i locali è il divisionario a riposo Francesco Vicari, comandante della scuola granatieri e comandante della piazza d’armi di Isone dal 1979 al 1982. «Anche se le promesse con il comune di allora furono rispettate, con assunzioni di personale locale, miglioramenti di condizioni di vita del villaggio sventrato dal passaggio della nuova strada, rimanevano irrisolti i problemi di sicurezza verso la val Caneggio come pure quelli causati dalle granate e dagli esplosivi. Come prima cosa si decise allora di migliorare la convivenza con le autorità e la popolazione. Si capì che senza uno sfruttamento alpestre della zona, l’avanzata del bosco avrebbe limitato gli spazi per le istruzioni. La caserma rinunciò all’uso di granate esplosive a ridosso del villaggio e aprì all’uso anche per gli alpigiani e, con discussioni accese ma pacifiche, si trovarono soluzioni adatte per entrambe le parti». Alla cerimonia odierna, c'era anche il comandante di corpo Laurent Michaud, a capo del comando operazioni dell’esercito e già comandante a Isone che ha sottolineato come «il nome di Isone negli anni sia diventato sinonimo di granatieri».

Nuove costruzioni, 50 milioni di franchi

Nella prima giornata di festeggiamenti erano presenti anche gli architetti Lorenzo Orsi e Nicola Pasteris che hanno illustrato quanto è stato progettato e realizzato tra il 2014 e il 2020. Orsi: «In questi anni, abbiamo svolto dei lavori in quattro cantieri: il risanamento della caserma principale, con un investimento di 38,3 milioni di franchi; la creazione di una nuova palestra polivalente da 7,7 milioni di franchi; la nuova centrale termica (2,6 milioni di franchi), che è stata avviata secondo le nuove esigenze in ambito ecologico, tutta la centrale è alimentata non con combustibili fossili, ma con cippato a legna e il nuovo campo da calcio, con le relative infrastrutture, per un investimento di 700mila franchi». Costruire per degli stabili per l’esercito pone dei paletti: «Naturalmente le camere, le sale di formazione, i depositi e gli uffici presenti sono stati costruiti con uno scopo puramente funzionale e razionale. Le nuove strutture sono sviluppate secondo gli standard Minergie con un basso consumo di energia, sugli edifici sono presenti dei pannelli solari e il cemento armato è stato prodotto frantumando la roccia che fuoriusciva dagli scavi».

Pasteris: «La nuova palestra che verrà utilizzata anche dai civili, è stato il punto di partenza a livello progettuale. Abbiamo incastonato questo massiccio edificio all’interno della roccia cercando di mitigare l’impatto volumetrico importante. La palestra con una geometria semplice ha una sola grande apertura, un taglio orizzontale che illumina la palestra di luce naturale di giorno, una fonte omogenea che permetterà di evitare di utilizzare la luce artificiale durante la maggior parte del suo impiego. La nuova palestra è il primo edificio in Ticino, per questo uso, a essere certificato con gli standard Minergie e uno dei pochi in Svizzera».

Rapporti pacifici con le autorità

Anche se in quei circa 22 km quadrati si compiono esercitazioni di guerra, i rapporti con la popolazione locale è sempre stata pacifica, come ci conferma il sindaco di Isone Davide Buloncelli: «La convivenza con i militari è sempre stata buona e c’è sempre stata collaborazione. Di recente, abbiamo svolto un sondaggio tra la popolazione e la risposta è stata positiva. I soldati inoltre durante le libere uscite rendono animato e vivo il paese riempiendo i ristoranti presenti sul territorio». Il rapporto di buon vicinato tra il comune e la caserma si vede anche nell’uso delle infrastrutture nel perimetro della caserma. «Le associazioni e le società locali – continua Buloncelli – possono usare gli stabili e i campi per il carnevale e le partite di calcio. Inoltre, in questo anno alcune classi delle scuole dell’infanzia e delle elementari si trovano nella caserma, poiché l’edificio scolastico è in ristrutturazione».

Dal 2025 meno elicotteri in zona

Uno dei problemi principali del Centro d’Istruzione delle Forze Speciali accanto ad un centro abitato, è il forte rumore causato dalle continue esplosioni e dall’andirivieni degli elicotteri. Un grattacapo tollerato dalla popolazione, secondo il sindaco, ma che è di forte disturbo per altri. Come ci spiega l’aiuto alla condotta del comandante della piazza d’armi, l’aiutante di Stato Maggiore Antonio Mondori, «in questi anni, dopo i miglioramenti eseguiti sugli alloggi, ci sarà una seconda ristrutturazione della parte logistica. Verrà costruito, entro la fine del 2025, un grande ponte tra le due vallate dove eseguiamo le esercitazioni. Gli elicotteri che sorvolano l’area per spegnere gli incendi causati dalle munizioni esplosive, saranno sostituiti con veicoli e nelle piazze di tiro e, in direzione dei centri abitati, entro 5 anni costruiremo delle protezioni foniche, il tutto per limitare i rumori».

I festeggiamenti non si concludono qui. Giovedì ci sarà una giornata dedicata agli abitanti della zona, dalle 19.30 alle 20.30 la banda militare eseguirà un concerto nel piazzale della casa patriziale di Isone e venerdì amici e parenti dei militi sono invitati alle porte aperte.